Inserita in Sport il 17/07/2013
da redazione
La prima di coach Lino Lardo: Trapani è una grande sfida
Per un coach che si è seduto su alcune tra le panchine più prestgiose del basket italiano, come Milano, Bologna sponda Virtus e Roma, la Pallacanestro Trapani è una nuova grande sfida. Non sarebbe la prima volta che il nuovo tecnico granata, Lino Lardo, dopo aver toccato con mano i vertici nazionali, accetta di rimettersi in discussione in una categoria inferiore. Era accaduto nel 2006, nella stagione successiva alla finale scudetto persa contro la Fortitudo Bologna quando allenava l’Olimpia Milano. Nonostante il titolo sfiorato, nel campionato seguente la sua strada e quella della più titolata squadra della pallacanestro italiana si erano separate. Lui aveva scelto di ripartire da Rieti, in A2. Alla guida della squadra laziale aveva riconquistato la massima serie. Lino Lardo, tra le tante cose dette, ha ricordato anche quella stagione nel corso della conferenza stampa che si è tenuta questo pomeriggio nella sala stampa “Cacco Benvenuti” del PalaIlio. La sua prima conferenza stampa da nuovo coach della Pallacanestro Trapani. “Quando scelsi Rieti – ha detto – mi convinse la voglia espressa dalla dirigenza, le motivazioni che erano anche le mie. Una voglia del genere l’ho ritrovata adesso, sin dalla prima volta in cui ho parlato con il presidente Pietro Basciano. Trapani è una sfida ed a me le sfide piacciono tantissimo”. Lardo è un tecnico famoso anche per la sua idea di pallacanestro. In più di una circostanza ha espresso pareri negativi su come si gioca oggi a basket in Italia. “La qualità del gioco è scesa e bene o male alla fine tutti abbiamo giocato alla stessa maniera. Le motivazioni sono diverse. Intanto il basket italiano non ha espresso negli ultimi anni talenti simili a quelli di qualche anno prima. C’è poi la situazione generata dal mercato sempre aperto, oggi le squadre sono come le porte girevoli dove si entra e si esce di continuo. Un allenatore inizia con una squadra e dopo qualche mese se la ritrova completamente diversa. Non ci sono in questo modo le condizioni ideali per dare una vera identità di gioco alla squadra e ci si affida spesso agli individualismi. A Trapani invece vogliamo sviluppare un progetto, con un gruppo di giocatori disposti a crescere insieme. Voglio una squadra di giocatori ma soprattutto di uomini motivati che si incastrino alla perfezione in questo progetto. La mia squadra deve giocare da squadra ed avere una precisa indentità. Questo cercheremo di fare qui a Trapani”. Sulle operazioni di mercato, attualmente in atto con il direttore sportivo Francesco Lima, Lardo non ha fatto nomi. Ha comunque confermato che la società ha contattato un giocatore di livello importante. “E’ un giovane ma ha già parecchia esperienza. Il nostro progetto potrebbe interessargli, sarebbe un grosso colpo”. Il primo atleta che potrebbe rispondere a queste caratteristiche è Andrea Renzi, di cui si è molto parlato negli ultimi giorni. Il pivot genovese, ultima stagione a Biella, è un chiaro obiettivo granata. C’è poi la situazione dei giocatori sotto contratto, Rizzitiello, Svoboda, Ianes, Morgillo e Tredici, ed i due “ereditati” da Scafati, Ghiacci e Baldassarre. “Tra questi ci sono sicuramente giocatori che potrebbero restare a Trapani. Sono cose che stiamo valutando, voglio avere il tempo di parlare con loro e conoscerli meglio”. Sui possibile due americani di cui tanto si parla tra la tifoseria, Lino Lardo ha anticipato che “saranno quasi certamente due esterni”. In ultimo la situazione di Ariel Svoboda, autentico idolo del PalaIlio. “Svoboda purtroppo è un passaportato. Stiamo valutando anche la sua posizione ma visto che possiamo avere solo un giocatore con doppio passaporto, potremo decidere di prendere un giocatore con maggiore esperienza in LegaDue. Ad ogni modo non abbiamo ancora preso una decisione”. L’impressione è che le strade della Pallacanestro Trapani e del giocatore argentino stiano per dividersi.
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