Inserita in Cronaca il 29/01/2016
da Umberto Crispo
MARSALA – INVITO AL SINDACO E AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE, A SOTTOSCRIVERE LA PETIZIONE DEL “COMITATO DIFENDIAMO I NOSTRI FIGLI”
Su iniziativa di Massimo Grillo, Giovanni Sinacori e Paolo Ruggieri è stata consegnata una lettera al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale di Marsala per invitarli a sottoscrivere la petizione del “Comitato difendiamo i nostri figli”, da rivolgere al Parlamento per sospendere l’esame del disegno di legge Cirinnà. Il vice presidente del Consiglio Comunale, Arturo Galfano, i consiglieri Comunali dell’Udc, Giovanni Sinacori, Eleonora Milazzo e Flavio Coppola, il consigliere Pino Milazzo di “Futuro per Marsala”, Ignazio Chianetta del Gruppo Misto, Oreste Alagna e Letizia Arcara di “Cittadini e non sudditi”, Alfonso Marrone di “Una Voce per Marsala” e Giusi Piccione di “Progettiamo Marsala” hanno già sottoscritto la petizione. Il documento è stato illustrato oggi in Consiglio Comunale da Giusi Piccione e consegnato al Sindaco ed al presidente del Consiglio Comunale. Massimo Grillo, Paolo Ruggieri e Giovanni Sinacori ritengono che i grandi cambiamenti in atto pongono nuove domande al Paese e richiedono una legge che regolamenti le nuove forme di convivenza, anche tra persone dello stesso sesso. La proposta di legge, oggi in discussione in Parlamento, così come viene formulata non è condivisibile e andrebbe migliorata. In particolare la definizione di unione civile richiama, di fatto, l’equiparazione con il matrimonio e la conseguente discutibile ipotesi della stepchild adoption. L’adozione da parte di coppie dello stesso sesso di minori oltre a non proteggere i soggetti più deboli, ovvero i bambini, apre la strada alla pratica dell’utero in affitto. Gli stessi promotori dell’iniziativa ritengono che la scelta sessuale di ciascuno individuo riguarda la sfera personale e, dunque, va rispettata e tutelata e non può mai essere oggetto di discriminazione alcuna. Pur ritenendo giusto riconoscere alle coppie omosessuali tutti i diritti che garantiscono una vita serena sarebbe opportuno sospendere la trattazione del suddetto ddl in Parlamento. Grillo, Ruggieri e Sinacori si rivolgono all’Amministrazione Comunale ed al Consiglio Comunale di Marsala per fare sentire la voce della Città a difesa della famiglia naturale in questo momento così delicato per la vita sociale e culturale del nostro Paese. Si precisa che la petizione è promossa dal “Comitato difendiamo i nostri figli”, nato spontaneamente al di fuori di ogni appartenenza partitica e confessionale.
Al Presidente della Camera dei Deputati Al Presidente del Senato
Noi sottoscritti Premesso che condividiamo e sottoscriviamo la petizione nazionale per fermare le unioni civili previste dal ddl “Cirinnà” e ogni forma di riconoscimento del matrimonio, dell’adozione e della stepchild adoption per le coppie dello stesso sesso; Considerato che al Senato è in discussione il disegno di legge sulle “unioni civili” (DDL S. 14/ XVII Legislatura, c.d. “Cirinnà”), che equipara le unioni tra persone dello stesso sesso al matrimonio aprendo alla possibilità di adozione, alla fecondazione eterologa ed all’utero in affitto, cioè l’acquisto di bambini come se fossero oggetti e l’utilizzo del corpo di donne costrette a tanto dalla miseria e dallo sfruttamento; Facciamo voti a che il Parlamento difenda il diritto del bambino ad una famiglia con mamma e papà. Tale diritto, sancito dalla Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo, non può essere sostituito dal “diritto al figlio” per gli adulti. I bambini hanno il diritto inalienabile di nascere, crescere e vivere con la loro mamma ed il loro papà. Chiediamo al Palamento italiano di difendere le donne costrette per denaro e miseria a prestare il proprio utero per soddisfare desideri individualistici. Non può esistere un “diritto” che si imponga comprando e sfruttando il corpo delle donne. Chiediamo, inoltre, al Parlamento di sospendere l’esame del disegno di legge Cirinnà perché vengano rispettati i bambini, le donne e la famiglia, “società naturale fondata sul matrimonio” (art. 29 Cost.).
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