Inserita in Nera il 25/01/2016
da Umberto Crispo
TRAPANI – SEI SCAFISTI IN STATO DI FERMO
Nella giornata di ieri, personale della sezione criminalità straniera della Squadra Mobile di Trapani, in collaborazione con Militari della Guardia di Finanza di Trapani, ha posto in stato di fermo sei cittadini stranieri:
• JATTA Lamin, nato in Gambia nel 1994; • FOFANA Lamine , nato in Costa d’Avorio nel 1993; • DIENG Cheikhaya, nato in Senegal nel 1992 • JALLOW Cherno, nato in Gambia nel 1994 • SOU Omar, nato in Gambia nel 1996; • BAMBA Bakary, nato in Gambia nel 1992.
Gli stessi risultano indagati, in concorso con altri soggetti allo stato ancora ignoti, per il reato di favoreggiamento aggravato all’immigrazione clandestina. Nella mattinata di ieri la M/N SIEM PILOT battente bandiera norvegese approdava al Molo Isolella del Porto di Trapani, trasbordando 724 migranti, di cui uno cadavere. Nella circostanza, si apprendeva da personale della Marina Militare Italiana che il trasbordo faceva riferimento ad un precedente soccorso posto in essere nel canale di Sicilia, in acque internazionali, dalle navi Militari della Marina Militare Italiana FIORILLO e DATTILO, e dalla stessa M/N SIEM PILOT, le quali operavano in 6 distinti eventi S.A.R. In particolare, da una preliminare attività investigativa, svolta di concerto con Militari della Marina Militare Italiana DATTILO, era possibile individuare alcuni potenziali scafisti, riconducibili a tre distinti eventi. Si procedeva, quindi, all’escussione di moltissimi testimoni che davano versioni univoche riguardo le fasi del viaggio, fornendo descrizioni in sostanza sovrapponibili dei migranti che avevano condotto il gommone dalle coste libiche fino al momento del soccorso. I migranti riferivano di essere partiti la notte tra giovedì e venerdì scorso dalla costa libica, a bordo di gommoni in precarie condizioni, che hanno continuato ad imbarcare acqua per tutto il periodo della navigazione. Aggiungevano di aver pagato, per il viaggio, una somma in Dinari tra le 1000 e 1500 dinari cadauno ad intermediari dell’organizzazione libica. A questo punti, alcuni migranti riconoscevano SOU Omar e BAMBA Bakary, quali rispettivamente conducente ed assistente di rotta del gommone soccorso alle 7.00 del 22 gennaio con a bordo 110 persone circa, alcuni dei quali sprovvisti di dotazione individuale di sicurezza. Altri migranti, invece, riconoscevano LAMINE Fofana e JATTA Lamin, rispettivamente assistente di rotta e conducente del gommone soccorso alle 10.00 del 22 gennaio con a bordo 120 persone circa, alcuni dei quali sprovvisti di dotazione individuale di sicurezza. Ed Infine, venivano anche riconosciuti DIENG Cheikhaya e JALLOW Cherno come rispettivamente conducente ed assistente di rotta del gommone soccorso alle 11.00 del 22 gennaio con a bordo 130 persone circa, alcuni dei quali sprovvisti di dotazione individuale di sicurezza. Sulla scorta di quanto sopra rappresentato, predetti venivano posti in stato di fermo sussistendo un imminente pericolo di fuga, ed, al termine delle formalità di rito, associati presso la casa circondariale di Trapani a disposizione dell’autorità giudiziaria procedente. Non pare superfluo precisare come, da una parallela attività investigativa svolta da agenti della sezione omicidi della Squadra Mobile, venivano svolte accurate indagini tese all’identificazione del cadavere sbarcato sempre nella mattinata di ieri, la cui morte pare comunque riconducibile a cause naturali e non violente.
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