L´effetto del riscaldamento è l´aumento della temperatura corporea di 1 o 2 gradi ed i vantaggi sono: più rendimento e minore probabilità d’infortuni.
Generalmente si distinguono diverse forme di riscaldamento:
riscaldamento generale, che include esercizi di ginnastica generale, ovvero forme di lavoro che non hanno alcun rapporto tecnico con le azioni neuromuscolare specifiche degli esercizi previsti nella successiva fase centrale della seduta di allenamento,
riscaldamento specifico, che comprende esercizi preliminari che hanno la funzione di “richiamare” quei tipi di esercizi svolti nella seduta di allenamento, e
riscaldamento passivo, costituito da massaggi e altri interventi mirati allo scopo, che non può però andare a sostituire il riscaldamento attivo compiuto dall´atleta.
Terminata la fase del riscaldamento ed iniziata e terminata anche la seduta d’allenamento, è prevista a quel punto una fase definita “defaticamento” o “raffreddamento”, della durata anch´essa di 10-15 minuti.
Il defaticamento segna la fine dell’allenamento e ha funzioni opposte al riscaldamento, ovvero decontrarre la muscolatura, diminuire l’attenzione mentale e passare a una fase di rilassamento, ripresentando gli stessi esercizi del riscaldamento: movimenti a corpo libero, corsetta, stretching. Queste attività aumentano le capacità del fisico di rimuovere le scorie prodotte
dall´allenamento (lattato, anidride carbonica, ammoniaca, radicali liberi, ecc.), che dalle fibre muscolari si riversano nel sangue con lo scopo d’essere smaltite. Il defaticamento ha proprio la finalità di facilitare ed accelerare la fase di smaltimento, in modo da favorire così un recupero più efficace e rapido, ed evitare l’insorgenza di fastidiosi dolori muscolari.
Nel defaticamento tutto dovrà essere più “dolce”, il ritmo degli esercizi dovrà essere blando per favorire i processi di recupero sia fisici che mentali. Anche i più pesanti debiti di ossigeno vengono “pagati” più velocemente attraverso un leggero lavoro fisico da svolgere alla fine delle sedute di allenamento.
Lo stretching è una forma di attività adatta per tutte le età e per entrambi i sessi, praticabile ovunque e in qualunque condizione fisica. La semplicità dell’esecuzione e la sua adattabilità alle differenze individuali di tensione muscolare e di flessibilità la rendono utile anche per tutti coloro che vogliono semplicemente ridurre il grado di stress, riequilibrando le naturali tensioni psico-fisiche o per mantenere la propria condizione fisica. Lo stretching è sconsigliato solo a coloro che hanno subito da poco operazioni chirurgiche o hanno sofferto di problemi legati alle articolazioni e muscoli o a coloro che sono rimasti a lungo inattivi e sedentari. Tutti gli altri dovranno solo assicurarsi di eseguire gli esercizi di allungamento in modo corretto, di praticarlo con un certa regolarità e di non forzare i limiti imposti dalle proprie condizioni fisiche.
Palermo
08 Gennaio 2016
Giusy Modica
Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto.
Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.