Inserita in Cronaca il 25/01/2013
da redazione
A trent’anni dal suo assassinio
Fa freddo anche questa mattina a Trapani. Freddo come trent’anni fa quando si apprendeva la notizia della golf bianca trivellata da colpi d’arma da fuoco. Proiettili che uccisero Gian Giacomo Ciaccio Montalto gelando anche il sangue che scorreva nelle nostre vene.
In città si prendeva coscienza dell’efferatezza mafiosa e calava il silenzio. Ma oggi le cose sono cambiate. Il silenzio ha lasciato il posto alle parole e alle denunce. Ed al ricordo. Il freddo non ci fa paura. Siamo in tanti a pensarla così. E ci scaldiamo. Trapani oggi è ricca di focolai pronti a infiammare mente e cuore. Fuochi che ognuno di noi ha il dovere di alimentare. Con la partecipazione.
Si inizia a scuola, luogo dove si sta compiendo la rivoluzione verso la cultura antimafia. Presso l’Istituto Ciaccio Montalto, a Trapani, l’orologio segnerà le nove quando gli studenti, insieme all’associazione Libera, daranno vita ad un’iniziativa alla quale parteciperanno il magistrato Dino Petralia, Benedetto Mirto, il dirigente scolastico Dario Trentacoste, il preside Porracchio ed i giornalisti Salvatore Cusimano e Rino Giacalone. Durante la mattinata verrà presentato “Una toga amara” il libro scritto da Salvatore Mugno, per Di Girolamo editore. Ma ad incendiare letteralmente la città sarà l’arte portata dentro le aule del Tribunale trapanese da Ferus, l’evento, organizzato dall'“ Associazione culturale 50 Mt” in collaborazione con l’ Associazione Nazionale Magistrati.
« Ferus intende essere un luogo simbolico di incontro tra i cittadini e le istituzioni, nella convinzione comune- spiega Francesco Murana direttore artistico dell’evento - che la cultura e l’arte siano degli strumenti decisivi nella lotta alla mafia» L’appuntamento è per le 16:30 a casa di Gian Giacomo Ciaccio Montalto, davanti al Palazzo di Giustizia trapanese, dove, insieme alla figlia, verrà inaugurata una personale intitolata “ Ricordi di famiglia”. Poi, alle 17, è il Palazzo di Giustizia ad aprire le porte ai cittadini mostrandosi in una nuova “veste d’arte”, cultura di legalità.
Alle 17:15 una tavola rotonda ricorderà, nell’aula bunker del Tribunale, il Sostituto Procuratore assassinato dalla mafia. Interverranno Roberto De Simone Presidente del Tribunale di Trapani, Marcello Viola Procuratore della Repubblica di Trapani, l'Avv. Alberto Sinatra, Preidente Ordine degli Avv.ti di Trapani, Vito Damiano Sindaco di Trapani, Luciana Giammanco, Commissario Straordinario Regionale di Trapani, Antonio Guzzi, l'Avv. Elio Esposito, Mario D'Angelo, Vito D'Ambrosio, l'Onorevole Virginio Rognoni, Rodolfo Sabelli Presidente ANM, il Giudice Alessandra Camassa, Giusi Todaro, Gioacchino Natoli, Presidente Tribunale di Marsala, Girolamo Alberto Di Pisa, Procuratore della Repubblica di Marsala, Gianfranco Zarzana, Presidente Ordine Avvocati di Marsala, Giacomo Tranchida, Sindaco di Erice, Pino Maniaci Direttore di Telejato e Rino Giacalone.
Poi, il pubblico, diventerà parte integrante dell’evento “accendendo” con i propri occhi le opere posizionate lungo un percorso itinerante. Lì, lungo i corridoi e le aule giudiziarie, Montalto sarà ricordato con le fotografie di Letizia Battaglia (per la prima volta in città), Biagio Grimaldi,José Fiorentino, Francesco Giallombardo, Alessio Genovese, Tiziana Sansica. Ma anche con le installazioni di Michele Ciacciofera, Paola Lo Sciuto, Mauro Pace, Giuseppe Venza, e quelle audiovisive di Francesco Murana,Alessandro Librio ,Rosario Riginella ,Alessandro Montemaggiore, Giulio Maceli. Ed ancora: con i fumetti di Vincenzo Beccia, Lelio Bonaccorso e le opere di Franco Gulino, Massimiliano Errera, Vincenzo Robino, Laboratorio Saccardi, Loredana Grasso,Platimiro Fiorenza, Antonio Sammartano, Alessio Barchitta, Linda Randazzo, Rosaria La Rosa,Rosamaria Crupi. Alle 19:00 il tempo sarà scandito dalla musica e dalla danza con due concerti (jazz e classica). Note da sottolineare perchè la musica è cambiata.
Marina Angelo
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