Inserita in Cultura il 23/12/2015
da REDAZIONE REGIONALE
PRESEPE VIVENTE RECITATO, GRANDE SUCCESSO ALLA FIERA DEL MEDITERRANEO
E’ stato l’evento più seguito e apprezzato di questo periodo natalizio. Il presepe vivente recitato dell’associazione “Il Tesoro Ritrovato” con la regia di Giovanna Allotta, allestito all’interno del padiglione 20 della Fiera del Mediterraneo dal 12 al 20 dicembre all’interno di “Natale in Fiera” di Medifiere, ha raccolto numerosi consensi e un pubblico di quasi 3 mila presenze. Un percorso che ha emozionato adulti e bambini e che ha messo in luce le capacità artistiche della compagnia teatrale dell’associazione. Una “Maria” dai tratti delicati e dai modi gentili, quella impersonata dalla giovane Chiara Italiano; e “Giuseppe”, impersonato dall’attore Giovanni Allotta, ha reso onore e merito al personaggio con grande maestrìa e capacità interpretativa. Un cast artistico davvero di alto livello, insieme a Giovanni Italiano, Assunta Battaglia, Grazia Barrale e a tutti gli attori che hanno fatto parte di questo fortunato progetto, comprese le piccole Aurora Allotta, Nadia Carapezza e Aurora Italiano, tutte e tre di soli nove anni, che hanno interpretato il personaggio di “Maria” bambina. Attori e comparse, di tutte le età, hanno catapultato il pubblico in una Betlemme dalle scenografie suggestive, con la riproduzione di capanne, uliveti e una stalla che ha accolto un’immagine della Natività perfetta: Gesù Bambino in una mangiatoia al centro tra Maria e Giuseppe, accanto al bue e all’asinello. Un’ambientazione attenta anche ai più piccoli particolari. I bambini che hanno assistito alla rappresentazione, hanno accarezzato l’asinello Rosita, il bue, le caprette, le galline, il cane Leòn, tutti gi animali presenti nella scena. “E’ stata un’esperienza formativa importante per tutti i nostri attori, disabili e normodotati – dice la regista Giovanna Allotta – e adesso ci metteremo al lavoro per il prossimo appuntamento che ci vedrà protagonisti di una rappresentazione in occasione della Santa Pasqua”. Attori normodotati e disabili difatti hanno recitato insieme nel presepe vivente dimostrando che la disabilità non ha limiti e, spinti dalla passione e dall’amore per l’arte, tutti possono esprimere le proprie potenzialità e mettere in atto i propri talenti, in una realtà di condivisione e vera integrazione.
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