Inserita in Cultura il 10/07/2013
da redazione
Reperti archeologici della battaglia delle Egadi esposti domani a Trapani
Un elmo bronzeo del tipo montefortino, quattro anfore greco italiche e due rostri romani di bronzo, classificabili entro le tipologie già note con i nomi dei questori in carica e decorazioni di Vittoria alata e di elmo piumato: sono il bilancio della Campagna di ricerche Egadi 2013 che da alcuni anni riporta alla luce autentici brani di storia antica riguardante la Battaglia delle Egadi, che sancì la vittoria romana nella Prima Guerra Punica. Gli importantissimi reperti sono stati rinvenuti a circa 80 metri di profondità nelle acque delle Isole Egadi, al largo di Capo Grosso di Levanzo. Altri reperti attendono negli abissi dell’arcipelago ma molti di essi, scoperti durante le ricognizioni effettuate mediante scansione sonar, sono stati documentati e classificati grazie alle tecnologie messe a disposizione dalla RPM Nautical Foundation, diretta da George Robb jr, in convenzione con la Soprintendenza del Mare. Le ricerche sono state condotte da un team italo americano composto da Sebastiano Tusa - che insieme a Jeff Royal dirige le ricerche - con la consulenza di William Murray (University of South Florida), dal coordinatore tecnico Stefano Zangara, Salvatore Palazzolo e Francesca Oliveri della Soprintendenza del Mare. I reperti recuperato saranno esposti domani mattina a bordo della nave Hercules della RPM Nautical Foundation al Porto di Trapani. Sarà possibile visitarli dalle ore 11. Le operazioni di recupero sono state condotte in collaborazione con la Capitaneria di Porto di Trapani, con i sommozzatori della Guardia Costiera, con la Soprintendenza per i Beni culturali di Trapani, con l’Area Marina Protetta delle Egadi, con la Shipping Agency di Luigi Morana, e con la marineria locale, i diving, i subacquei, l’Associazione Culturale Tempo Reale.
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