Inserita in Cultura il 17/12/2015
da Giusy Modica
SARDEGNA - TRA MITI E REALTÀ
La Sardegna è da tempo sinonimo di qualità di vita e costumanze autentiche; un “micro-continente”, così metaforicamente definito da alcuni storici, in cui è possibile imbattersi tra gli sguardi più duri degli uomini e i sorrisi velati delle donne, che insieme trasportano la fierezza della propria eredità spirituale e culturale. La struttura economica agropastorale di questo paese ha offerto alla donna sarda margini d’azione e di controllo certo più ampi rispetto a quelli della stragrande maggioranza delle società esistenti. Tutto ciò si riflette in una cultura spigolosa e intensa, domata e mitigata dalla costante presenza femminile, detentrice di preziose e silenziose virtù. Tanti ritrovamenti archeologici e non solo, indicano un’istituzione sociale sicuramente matrilineare, in cui sacrale era il principio femminile, conservato sino ai giorni nostri. Si è costruito così nei secoli addietro, tra varie persecuzioni e molteplici riconoscimenti, l’emblema antropologico del matriarcato sardo. I pareri in merito, discordanti tuttora, come spesso accade quando si tratta di questioni culturali e sociali, divergevano a partire dal modo in cui si decideva di pensare al matriarcato, se nel senso strettamente etimologico - dell’originario latino mater archein - o in un’accezione più ampia, impossibile da contrapporre all´equivalente termine patriarcato. L’idea del matriarcato sardo si discosta totalmente dall´idea speculare del patriarcato e, al contrario, rimarca una vera e propria “organizzazione familiare” che si basa sui valori prettamente materni, indirizzati ai bisogni di ciascuno. La donna non domina sull´uomo, ma è la società a mettere al centro le madri, nel loro significato primario. Esistono testimonianze scritte, accreditate come veritiere, che descrivono la donna come figura polivalente all´interno della collettività. La grande assenza dell’uomo dalla casa, per abitudini preconcette o per lavoro (transumanza), ha comportato la necessità di rivolgere verso la donna tutte le responsabilità che sono insite nella famiglia: la crescita dei figli, la loro formazione scolastica ed educativa, la cura delle mura domestiche, la gestione del patrimonio. In una Sardegna crogiolo di intrecci storici e culturali, dove risuonano molteplici dialetti, dove la donna è madre, figlia e moglie di una terra che mai ha tradito, ma che ha sempre compreso, alberga questa figura della “Mater”, che tutto sopporta, tutto supporta e che custodisce l’armonia ciclica della vita nel paese.
Palermo 17 Dicembre 2015
Giusy Modica Consulente per la salute con lo sport presso l’Associazione Anas zonale Oreto. Per informazioni e appuntamenti chiamare al numero 091-336558 dalle ore 9:00 alle ore 13:00.
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