Inserita in Politica il 03/12/2015
da REDAZIONE REGIONALE
L’AMMINISTRAZIONE DEL SINDACO CASTIGLIONE PARTECIPA AL BANDO NAZIONALE PER LA RIQUALIFICAZIONE DI UN IMMOBILE CONFISCATO ALLA MAFIA SITO IN VIA MARE
All’interno della struttura sarà realizzato un centro di ascolto e di attività didattiche e culturali
L’Amministrazione comunale del sindaco Castiglione ha partecipato al “Bando nazionale per la riqualificazione sociale e culturale di aree urbane degradate” con un progetto di riqualificazione dell’immobile confiscato alla mafia e assegnato al patrimonio indisponibile del Comune sito in via Mare a fianco del supermercato Lidl (contrada Inchiancato). Su indicazione dei consiglieri comunali Valentina Accardo e Gianvito Luppino, lunedì scorso (30 novembre) l’ufficio tecnico comunale ha infatti inviato al Dipartimento delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri una proposta progettuale mirante a rigenerare un quartiere campobellese periferico e degradato, ma molto rilevante per la sua collocazione strategica di collegamento con le frazioni balneari di Tre Fontane e Torretta Granitola. Il progetto, nello specifico, prevede infatti un intervento di ristrutturazione del capannone di oltre 1.550 metri quadri, originariamente destinato a ospitare un supermercato, dove sarà realizzato un centro di ascolto e per lo svolgimento di attività culturali e didattiche. La struttura è stata confiscata alla mafia nel 2013 e trasferita al patrimonio indisponibile del Comune di Campobello con decreto dell’Agenzia nazionale dei Beni confiscati del 24/06/2015. In base al progetto di riqualificazione presentato dal Comune a firma del RUP Fabio Castiglione, l’immobile sarà dunque oggetto di adeguata ristrutturazione e si articolerà su due livelli dove sono saranno realizzati uffici, sportelli di ascolto, alloggi per l’accoglienza di soggetti disagiati, laboratori e spazi di relazione. Tra gli obiettivi dell’intervento c’è principalmente la riqualificazione socio-culturale dell’area, nonché il suo-svluppo socio-economico con positive ricadute a beneficio di tutta la collettività. «La scelta di valorizzare un immobile confiscato alla mafia – dichiara il sindaco Giuseppe Castiglione – acquisisce un significato forte per la comunità campobellese in quanto rappresenta una sorta di sovvertimento delle logiche criminali. Riqualificare un bene che prima era oggetto di attività illecite, utilizzando per fare impresa sociale e buona economia costituisce infatti uno dei modi più efficaci per contrastare il fenomeno mafioso nel territorio. La presentazione di questo progetto nel rispetto dei tempi e dei requisiti dettati dal bando è stata possibile grazie al lavoro sinergico effettuato dagli uffici comunali dei settori Urbanistica, Lavori pubblici e Socio-culturale». Il portavoce
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