Inserita in Politica il 27/11/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ERICE SINDACO - EAS E REGIONE: NESSUN SCONTO
avviata ulteriore azione di risarcimento per i danni causati dall´acqua dissalata prossimo l´approdo per l´accertamento delle responsabilità patrimoniali e penali
"L´acqua è vita, ma quando manca, e´ mala vita" … e in Sicilia - dichiara il Sindaco Tranchida - i responsabili di tale "malavita" sono l´EAS e i Governi della Regione succedutesi, compreso e senza sconti per l´attuale
Tanto la premessa ed insieme la denuncia politica che costringe l´AC Ericina guidata dal Sindaco Tranchida a proseguire in sede giudiziaria la sua battaglia per ottenere un corretto servizio idrico per i propri cittadini, a maggior ragione dopo aver vinto la battaglia per il Montescuro e archiviato il dissalatore di Nubia. E´ stato notificato infatti l’altro ieri, alla Regione Sicilia e ad EAS, il ricorso predisposto dal legale di fiducia incaricato dall´amministrazione Tranchida, Avv. Vincenzo Maltese, per difendere le ragioni del Comune e chiedere il risarcimento dei danni nelle competenti sedi giudiziarie. Iniziativa inevitabile dopo l´ennesima melina durata oltre 9 mesi, trascorsi tra incontri con i Dirigenti del Dipartimento Acque e Rifiuti e della Protezione Civile, financo in sede politica con tutti i Comuni (dis)serviti dall´EAS e l´Ass.re reg.le Acque e Rifiuti Vania Contraffatto, per iniziativa dell´ex Capogruppo PD ARS Deputato Baldo Gucciardi.
"Una vera e propria perdita di tempo - dichiara Tranchida - avere più in generale a che fare con un elefante inutile e spesso dannoso oltre che costoso come la Regione Sicilia. Una delusione profonda - continua Tranchida - avere a che a fare con Assessori regionali improduttivi (da Marino a Contraffatto, tanto per fare alcuni nomi) nominati con logiche di fatto non rispondenti agli interessi dei siciliani ma a cordate politiche che rappresentano il cappio al collo delle speranze di nuovo e futuro per la Sicilia tutta". Per l´appunto, dopo una parentesi di 9 mesi, abbandonata la strada del confronto tecnico e politico, pur detenendo ed esibendo ai tavoli tecnici la precostituita prova (!) conseguita presso il Tribunale di Trapani, nell´ambito di un preliminare accertamento giudiziario sullo stato in cui versa l´impianto di distribuzione idro-potabile del territorio di Erice (dal 2008 peraltro già riconosciuto lo "stato di calamità" con deliberazioni del Governo regionale del tempo, su proposta della stessa Protezione Civile regionale) l´Avv. Maltese e´ stato onerato di dare avvio alla conseguente fase di merito dinanzi al competente Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche, per chiedere la condanna al rimborso di una spesa sostenuta dal Comune di Erice, per gli anni che vanno dal febbraio 2011 al gennaio 2013 pari a circa € 300.000,00 come già accertato ed immediatamente quantificato dal Consulente Tecnico nominato dal Tribunale di Trapani. Tale danno è da riferire agli interventi di manutenzione continua sostenuti in via sostitutiva rispetto ad Eas dal Comune di Erice per i cedimenti di diverse parti di condotta. Ma l´avvocato Maltese ha chiesto anche la condanna della Regione alla sostituzione della rete idrica quale forma risarcitoria come peraltro osservato dallo stesso citato consulente d´ufficio per circa 32.000.000,00€. "Siamo partiti da un accertamento tecnico preventivo sullo stato dei luoghi rispetto allo stato in cui versa tutto l´impianto di distribuzione idro-potabile oggi. Un procedimento speciale previsto dal Codice di procedura civile, volto a precostituire una prova prima di affrontare nel merito un contenzioso - precisa l´Avv. Vincenzo Maltese - La relazione tecnica così predisposta dal consulente nominato dal Tribunale, Prof Bonvissuto, ha acclarato che la causa primaria dell´erosione grave alla conduttura idrica comunale, sia da imputarsi alla cattiva qualità dell´acqua dissalata, che proveniente dal dissalatore - gestito dalla Regione - è stata immessa in rete nel corso degli anni. Anche le svariate interruzioni dell´impianto hanno causato una sorta di bio-corrosione che ha contribuito all´ammaloramento della stessa. Una volta acquisita la relazione, conclude il legale, di concerto con l´amministrazione comunale oggi si è deciso di avviare la successiva fase di merito che è stata incoata al Tribunale Regionale delle Acque Pubbliche per il risarcimento dei danni e il rifacimento della rete" . Rincara la dose il Sindaco Giacomo Tranchida " le conclusioni tecnico-giudiziarie da sempre rappresentate e denunciate agli omertosi governi regionali succedutesi, al pari dei conseguenti danni provocati alle utenze / impianti domestici dei cittadini Ericini e non solo, tolgono ogni alibi ai Governatori regionali inetti, al pari di alcuni nominati Assessori e Dirigenti regionali incapaci e dannosi che la Sicilia continua ad avere. A costoro non è possibile dare credito o fare sconti. Credo andremo oltre - anticipa Tranchida - richiamando anche l´attenzione della Corte dei Conti e della Procura della Repubblica, sia in relazione ai maggiori costi per la manutenzione (INVERO, oggi per la necessaria completa sostituzione) della rete idrica ormai ridotta a colabrodo, per causa / effetto dell´inerzia irresponsabile e dolosa della stessa Amministrazione, ai diversi livelli, della Regione, nonché per i danni e pericoli alla salute pubblica conseguenti da infiltrazioni inquinanti in seno alla stessa rete, in diverse zone della città verificatesi e di già accertate anche di recente"
Dichiarazione stampa del Sindaco Giacomo Tranchida 27 novembre 2015
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