Inserita in Cronaca il 05/07/2013
da redazione
Uno scatto alla verità, l´iniziativa della UILPA Penitenziari
Domani sarà il giorno della verità. In mattinata, infatti, una delegazione della UILPA Penitenziari visiterà il carcere di Trapani per documentare, attraverso riprese video fotografiche, lo stato dei luoghi di lavoro degli operatori di Polizia Penitenziaria e degli automezzi adibiti alle traduzioni dei detenuti.
L’obiettivo, questa volta, rimane puntato sulle carceri ma si sposta sui soggetti che le vivono giornalmente.
«La possibilità di documentare le condizioni di lavoro della Polizia Penitenziaria è un obiettivo che abbiamo da sempre inseguito – dichiara Gioacchino Veneziano Segretario Regionale della UILPA Penitenziari Sicilia, che capitanerà la delegazione – Noi siamo fermamente convinti che occorre alimentare la coscienza sociale su ciò che è realmente il carcere; senza nascondere nulla e senza nascondersi da nulla. La possibilità di procedere alla documentazione dello stato dei luoghi di lavoro è stata resa possibile grazie al Capo Dipartimento Tamburino e da una recente pronuncia del Garante della Privacy, che nulla ha eccepito rispetto alla possibilità che le delegazioni sindacali visitanti effettuassero riprese video-fotografiche, semprech´ esse non riguardino persone detenute
Alla UILPA Penitenziari c’è aria di soddisfazione per aver raggiunto un obiettivo definito storico. Da oltre vent’anni, infatti, abbiamo cercato la trasparenza, che per l’Amministrazione Penitenziaria, deve essere tratto caratterizzante e non solo fatto occasionale. Abbiamo, finalmente, abbattuto una innata diffidenza verso il mondo della comunicazione, che da qualche tempo ha modo di accedere frequentemente all’interno degli istituti di pena. Le gravi criticità che connotano il nostro sistema penitenziario sottolinea Veneziano – hanno portato la CEDU a condannare, più volte, l’Italia. Ne consegue che per rientrare nei parametri di legalità, umanità e civiltà occorrono quelle scelte forti e nette, cui ha fatto cenno anche il Ministro Cancellieri , che non sempre si ha il coraggio di compiere in ragione di un equivocato senso di sicurezza sociale. Noi intendiamo contribuire a far comprendere, attraverso le immagini, perch´ quelle scelte sono necessarie. Ovviamente le difficili, a volte indegne, condizioni in cui sono costretti a lavorare i poliziotti penitenziari sono parte integrante delle criticità del sistema penitenziario».
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