Inserita in Cronaca il 23/11/2015
da Umberto Crispo
BULLISMO E CYBERBULLISMO, IL ROTARY CLUB MARSALA ENTRA NELLE SCUOLE
Nell´ambito dell´iniziativa interdistrettuale “Legalità e cultura dell´etica 2015-2016”, il Rotary Club Marsala si è impegnato a diffondere agli istituti scolastici una delicata tematica: “Bullismo e cyber-bullismo, quali le cause, il come e il perchè”. Nell´Aula Magna del Liceo Scientifico “Pietro Rug-gieri”, tanti studenti hanno accolto il Presidente del Rotary Club Marsala, Giovanni Conticelli e Giuseppe Giambrone del Rotary Club Palermo Sud, nonché componente della Commissione Legali-tà del Rotary Distretto 2110 Sicilia e Malta. Dopo l´introduzione di Conticelli sulla “missione” ro-taryana al servizio della comunità e delle istituzioni, l’avv. Giambrone ha evidenziato l’attualità della tematica: “Capire le cause ed aprire un dialogo sono i primi punti per comprendere il bullismo, sottocategoria del comportamento aggressivo diretto verso una vittima incapace di difendersi in quanto psicologicamente insicura. L´atmosfera in cui si consolida è una scuola caratterizzata da aule imbrattate, furti, pestaggi, insegnanti ridicolizzati. Ecco che il bullismo può essere verbale, fisico, elettronico, messo in atto con messaggi, foto o filmati volti a diffamare e psicologico con l´emargi-nazione dal gruppo della vittima, il cosiddetto bullismo indiretto”. Necessario a tal fine, è tracciare l´identikit del bullo (che proviene da un ambiente degradato) e della vittima (studente intelligente ma ansioso). Quest´ultimo spesso viene preso di mira per il suo aspetto estetico, per l´abbigliamento o l´orientamento sessuale o politico. I dati mostrati dal Rotary denotano che il fenomeno si riscontra maggiormente nella fascia dagli 8 ai 14 anni e dai 14 ai 18 e interessa tanto i maschi che le femmine. Come ha sottolineato Giambrone, “... il bullismo di gruppo spesso avviene in presenza di spettatori che non intervengono. E´ qui che bisogna far leva sulla “maggioranza silenziosa” che non denuncia, perchè gli effetti del fenomeno possono essere permanenti sia per il bullo che per la vittima”. Il cyberbullismo è anche più subdolo perchè nei social il molestatore raggiunge, diffondendo informazioni volte a denigrare la vittima, più persone possibili. Giambrone ha rivolto un messaggio agli studenti e agli insegnanti: “Non omettete ma denunciate siffatti comportamenti vietati dal Co-dice Penale. Oggi viviamo una caduta di valori morali ed una sfiducia nelle istituzioni – ha detto il professionista – e parlare del fenomeno diffondendo informazioni è importante affinchè non succe-da più quello che è accaduto ad Aldo Naro, pestato a morte fuori da una discoteca”. A tal fine i Di-stretti Rotary italiani hanno indetto un bando di concorso per le scuole sul tema del bullismo.
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