Inserita in Sport il 15/11/2015
da REDAZIONE REGIONALE
GIANCARLO PEDOTE ( ANIENE) VINCE LA TRANSAT A BORDO DEL TRIMARANO FENÉTRÊA-PRYSMIAN
Giancarlo Pedote, socio atleta della Sezione Vela del Circolo Canottieri Aniene, unico italiano presente in questa durissima edizione della Transat Jacques Vabre , vince entrando nella storia della vela oceanica . Insieme al suo compagno francese Erwan Le Roux , a bordo del trimarano FenétrêA-Prysmian tagliano vittoriosi , dopo 16 giorni, 22 ore, 29 minuti e 13 secondi la linea di arrivo a Itaji (Brasile) dopo aver percorso 6.122 miglia (reali) a una media di 15.06 nodi di velocità. Una vittoria di classe e un terzo posto in classifica generale dopo i due maxi-trimarano con i foil.
Partita da Le Havre (Francia) il 25 ottobre scorso la flotta impegnata nella transatlantica di cinquemila miglia fino al Brasile, viene immediatamente decimata da condizioni meteo avverse per 2 fronti burrascosi vicino le coste atlantiche del Portogallo che costringono al ritiro molte imbarcazioni (10 Imoca 60 su 20 hanno abbandonato).
All´arrivo sull´onda dell´eccitazione ha rilasciato questa intervista : «E´ fantastico, ho sognato di fare questa regata fin dal 2001. Ero preparatore di barche di altri e tutte le sere mi fermavo in banchina, sognando un giorni di poter essere al via. E quattordici anni dopo, ho realizzato il mio sogno, e ho anche vinto. Sono emozioni forti. Sono arrivato in Brasile anche alla mia prima transatlantica, dunque le ultime 10 miglia di regata sono state molto intense. Con Erwan abbiamo condiviso le nostre sensazioni, è stato un bello scambio umano, delle sensazioni molto forti. All´inizio della regata ero molto stanco, un po´ stressato dalle condizioni perchè non avevo idea di cosa potesse succedere. Ho anche sofferto di mal di mare e non ho mangiato nulla per 48 ore. È stata dura ma ho stretto i denti. Poi, incredibilmente il mio corpo ha ritrovato l´energia, si è abituato. In realtà dopo mi sentivo davvero in forma. Adesso non sono troppo stanco».
Intervistato dal giornalista Emilio Martinelli per la Gazzetta dello Sport che gli chiedeva se ora si sentiva pronto a guidare un team italiano alla Volvo Ocean Race , Giancarlo rispondeva:
"Io vivo in Francia, ma sono italiano. Certo sarebbe bello un team italiano al giro del mondo. Sarebbe un bel progetto e credo di avere accumulato un bagaglio di esperienze e conoscenze abbastanza importante. Questa vittoria è solo l´ultimo passo di un percorso. Sì, direi di sì. Credo di sentirmi pronto se me lo chiedessero".
" Giancarlo ha preparato questa regata da tanto tempo - dichiara Alessandro M. Rinaldi, organizzatore delle regate d´altura del Circolo Aniene e neo eletto nel congresso ORC International su nomina della FiV - , era venuto a Punta Ala per mostrarci il suo trimarano e al telefono prima di partire per la Transat mi ha confidato gli sforzi economici che ha dovuto fare per essere pronto per questa impresa. Oggi raccoglie un risultato straordinario che sottolinea il suo percorso agonistico in oceano e penso che siamo solo agli inizi delle sue traversate! Il ns sodalizio sportivo è fiero di averlo annoverato tra gli atleti di maggior spicco nell´altura "
www.transat-jacques-vabre.com
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