Inserita in Politica il 12/11/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ACCURSIO MIRAGLIA - DA SCIACCA UN ALTRO ‘NO ALLA MAFIA’
A dichiararlo, a seguito dell’incontro di ieri con il sindaco di Sciacca, Fabrizio Di Paola, sono Nico Miraglia e Giuseppe Ciminnisi. Si è risolta positivamente la vicenda che riguarda la tomba di Accursio Miraglia, il sindacalista saccense ucciso nel ’47, ricordato come una delle figure di primo piano della lotta alla mafia dell’immediato dopoguerra, le cui spoglie conservate nel cimitero di Sciacca rischiavano di essere traslate presso altro comune. Una possibilità presa in considerazione dal figlio del noto sindacalista, Nico Miraglia, il quale aveva espresso il desiderio che anche la salma della madre potesse riposare accanto a quella del marito che aveva amato e al quale aveva dedicato la propria esistenza. Si è tenuto ieri, presso il Comune di Sciacca, l’incontro tra il prof Nico Miraglia e il sindaco Fabrizio Di Paola, nel corso del quale è stato fatto il punto in merito all’iter autorizzativo, avviato da tempo, per la realizzazione di un monumento in memoria del sindacalista, valutando al contempo la fattibilità di un “ricongiungimento” con quei familiari ai quali una vile mano assassina aveva sottratto un affetto tanto importante. A tal fine, il sindaco Di Paola - il quale con tutta l’Amministrazione aveva condiviso l’idea di realizzare il progetto di una più decorosa ultima dimora per l’illustre cittadino –nel ribadire che la città di Sciacca ha profondo rispetto e intende continuare ad onorare in avvenire gli eroi e illustri cittadini del passato, ha assunto l’impegno affinchè venga apportata una modifica al regolamento che ad oggi ha impedito che la moglie di Accursio Miraglia potesse trovare sepoltura accanto al marito. Nico Miraglia nel ringraziare il sindaco, l’amministrazione comunale, Giuseppe Ciminnisi, coordinatore nazionale dei familiari delle vittime di mafia dell’associazione “I cittadini contro le mafie e la corruzione” - che nei giorni scorsi era intervenuto nella vicenda, facendosi promotore insieme al sindaco dell’incontro – e quanti si erano interessati del caso, ha voluto rimarcare come la decisione di far ricongiungere i propri genitori, oltre all’alto valore morale e alla sensibilità mostrata, rappresenti una forte risposta della città di Sciacca a chi volle annegare nel sangue l’innato senso di giustizia di Accursio Miraglia. “Il sindaco Di Paola – afferma Nico Miraglia – con il suo significativo gesto ha ricordato a quanti usarono la violenza per tacitare un uomo libero e coraggioso, che la morte dello stesso non ne ha impedito gli insegnamenti postumi né il conservarne la memoria. Inutile dire che la decisione del sindaco, al quale va il mio ringraziamento, corona anche il mio desiderio di figlio di vedere finalmente mia madre e mio padre nuovamente insieme… Quel padre che mi fu tolto quando avevo soli tre anni…” “Nell’esprimere soddisfazione per l’esito dell’incontro – dichiara Giuseppe Ciminnisi – sento il dovere di affermare che la Città di Sciacca, avendo memoria, ha un futuro. La risposta del sindaco Di Paola dimostra che la politica non è soltanto parolaia e avvezza a sterili passerelle, ma sa anche rendere giustizia a quegli uomini che hanno sacrificato la loro esistenza per il bene del nostro Paese. La modifica al regolamento prevederà infatti che sia reso possibile tumulare i familiari delle vittime innocenti di mafia, insieme ai loro cari. Quella di ieri è la risposta di una città che ancora oggi, forse più che in passato, grida il suo “no alla mafia” e lo fa per tramite delle sue istituzioni”. All’incontro erano presenti, oltre al sindaco Di Paola e al prof. Miraglia, il Vicesindaco Silvio Caracappa, il presidente del Consiglio Calogero Bono, il rappresentante dell’Ufficio di Gabinetto, quello dell’Ufficio Tecnico e l’ing. Giuseppe Palazzotto, tecnico di fiducia del prof. Miraglia.
Giuseppe Ciminnisi Coordinatore Nazionale Familiari vittime di mafia
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