Inserita in Cultura il 06/11/2015
da Umberto Crispo
ALCAMO - PRESENTAZIONE VOLUME SU "SALVATORE DI GAETANO" IN MILITARIA 2015
(Alcamo, lì 05 Novembre 2015) - Chiude con un altro interessantissimo avvenimento la Mostra di divise, buffetteria e fotografie denominata “Militaria Alcamo 2015. L’Italia fra due guerre in attesa di pace”, tenutasi dal 30 Ottobre al 5 Novembre presso il Centro Congressi Marconi di Alcamo, di cui è stato curatore scientifico il comm. Pier Francesco Mistretta. Mostra e serie di eventi voluti per celebrare nella città di Alcamo il 100° anniversario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale ed il 70° della fine del Secondo Conflitto bellico. “La Mostra – ha precisa il giornalista Mistretta - è stata organizzata dal Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio con il Patrocinio del Comune di Alcamo, e la collaborazione del Ce.S.I.S.E., del Centro Studi ed iniziative sociali europee, dello Studio Pedagogico Victor, dell’Interact Club di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, dell’Associazione Trasvolatori Atlantici, dell’Associazione Arma Aeronautica nucleo di Alcamo “Col. Cav. Salvatore Di Gaetano”, dell’Istituto di Vigilanza Europol di Alcamo, della Pasticceria di Enza Pizzolato di Alcamo, del cultore della fotografia Francesco Topazio”. Ultimo appuntamento, la presentazione del volume “Salvatore Di Gaetano. 1934. Il mio diario” di Antonio Fundarò, edito per i tipi del Gruppo Editoriale l’Espresso di Roma. Ai saluti iniziali di Pier Francesco Mistretta, Delegato di Zona Ordine Costantiniano di San Giorgio, è seguito un appassionato intervento del pronipote del comandante Col. Salvatore Di Gaetano, il giovanissimo Marco Raneri, studente del Liceo Classico di Alcamo, presidente del Club Interact di Castellammare del Golfo Segesta Terre degli Elimi, il quale ha sottolineato “come il diario sia stato scritto durante il suo periodo di addestramento a Roma presso l’Accademia dell’Aeronautica Militare. Due anni, quelli trascorsi a Roma, in cui il colonnello Di Gaetano ebbe il modo di sviluppare un senso profondo di patriottismo, di legame alla sua terra e, ancor più, di amore per quella professione che lo avrebbe accompagnato fino alla fine dei sui giorni. È la prova del grande entusiasmo, della lealtà, della non comune dedizione alla Patria che ha fatto di Salvatore Di Gaetano, mio zio, un eroe da non dimenticare. Un eroe per la famiglia, un eroe per la patria”. È seguita una brillante, puntuale ed appassionata relazione del dott. Luigi Culmone, storico e giornalista, a cui è stato demandato il compito non solo di recensire questo notevole impegno letterario e storico, ma più ancora quello di tracciare il profilo di questo eroe del tempo, l’alcamese col. Salvatore Di Gaetano, il cui nome è legato a numerose missioni di guerra ed ad importantissime missioni diplomatiche, durante l’ultima delle quali, perì per un incidente aereo occorso al suo veicolo in prossimità dell’aeroporto di Roma. Il dott. Culmone ha voluto, tra l’altro, ricordare l’eroe alcamese con le parole della madre, dei fratelli e delle sorelle, della moglie e dei figli il col. Salvatore Di Gaetano racchiuse in quel biglietto donato a quanti, numerosi, piansero la sua scomparsa: “Librandosi nel cielo con le ali del suo apparecchio aereo difese, accanitamente, in guerra il suolo sacro della Patria. Ardimentoso e sereno continuò a volare in pace collaborando tenace ad una nuova palingenesi auspicata di bene sociale. Con i suoi compagni fraterni interruppe il volo terreno per riprenderne un altro per cantare la gloria di Dio nei cieli infiniti”. “Un vero eroe – ha continuato il conte Luigi Culmone Naselli di Gela- un uomo che ha fatto grande il nome della sua città, spegnendosi poi tragicamente e stavolta senza che, la sua grande professionalità potesse essere spesa. Una grave tragedia che lasciò nello sgomento tutta la popolazione italiana. Noi abbiamo voluto ancora ricordarlo in questa serata e chiediamo che ci si impegni affinché anche i posteri lo possano ricordare. Un grazie al nipote del Colonnello Di Gaetano, lo scrittore e apprezzato giornalista Antonio Fundarò che con la sua opera non solo ha reso omaggio ad un eroe del tempo ma ha reso possibile apprezzare quel senso forte della Patria che traspare dagli scritti giovanili del colonnello cavaliere Salvatore Di Gaetano”. Nella foto da sinistra: Luigi Culmone, Pierfrancesco Mistretta e Marco Raneri. Filippo Nobile
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