Inserita in Un caffè con... il 28/06/2013
da redazione
Erice caput mundi
In vetta, in quest’ultima settimana, sembra sia ritornato l’inverno: mi raccontavano, giorni addietro, alcuni ausiliari del traffico che prestano servizio proprio in vetta, che una sera di questa settimana una coppia di turisti (parlavano in inglese) s’è avvicinata ad uno degli ausiliari in servizio ed ha chiesto: “Sorry, will it snow tomorrow?” e cioè: “mi scusi ma domani nevicherà?”
Ovviamente era una battuta per mettere in risalto il fatto che quanti, dall’estero, avevano scelto la Sicilia per godersi un po’ di sole hanno dovuto, invece, mettersi giacchette e maglioncini per non farsi venire il raffreddore. Ma stavolta, per fortuna, il maltempo non è colpa nostra. Nemmeno la prossima ondata di “fresco atipico” che pare debba prendere il sopravvento proprio nel fine settimana.
Ad Erice, però, a parte i turisti, ci sono anche fior di scienziati (veri) che stanno discutendo, al Centro Ettore Majorana, del futuro. Ad Erice si sta ragionando su cosa fare del Large Hadron Collider (LHC).
Si tratta della macchina più grande del mondo e serve a scoprire di che cosa è fatta la stragrande maggioranza della materia e dell’energia contenuta nell’Universo. L’LHC un giorno potrebbe farci capire che l’Universo non è fatto delle sole quattro dimensioni che percepiamo ma di molte altre dimensioni a noi invisibili, arrotolate su stesse. Mondi paralleli, insomma, dove potrebbero vivere altri noi stessi con altre vite e con altre problematiche o soddisfazioni.
Lo so a cosa state pensando... non fate gli gnorri. State pensando ad un modo per trasferirvi in un’altra dimensione parallela nella speranza di poter vivere in maniera più civile. Vi capisco.
Io però sono più modesto: mi accontento del fatto che l’onorevole Nino Oddo per ora sia a Cuba.
In missione “istituzionale”.
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