Inserita in Nera il 28/06/2013
da redazione
La scomparsa di Denise Pipitone rimane senza un colpevole
La scomparsa della piccola Denise Pipitone resta senza colpevole. Questa è l’unica certezza all’interno di un mistero che con il passare del tempo, si fa sempre più fitto. Una verità che ieri si è allontanata ancora una volta. La sentenza di primo grado dei giudici del Tribunale di Marsala è arrivata come una bomba dopo nove anni dalla scomparsa della piccola, tre anni e mezzo di processo e due giorni di camera di consiglio. 48 ore per assolvere, per insufficienza di prove, Jessica Pulizzi, unica imputata del sequestro della sorellastra Denise Pipitone, la bambina di 4 anni sparita il primo settembre del 2004 a Mazara del Vallo.
Per Gaspare Ghaleb, ex fidanzato di Jessica, imputato solo di false dichiarazioni al pm, la condanna è stata invece di 2 anni. Il processo si era aperto il 16 marzo 2010 dopo una lunga e complessa attività d´indagine in cui, negli anni, si sono susseguiti undici Pm, da Luigi Boccia e Maria Angioni agli attuali Sabrina Carmazzi e Francesca Rago. Per Jessica Pulizzi la Procura aveva chiesto 15 anni, il massimo della pena, e per Ghaleb 5 anni e 4 mesi.
Ma oggi, all’indomani di questo “primo tempo” dove bisogna prendere atto della sentenza, c’è chi afferma che le sentenze si discutono e fanno discutere. A partire da Piera Maggio, mamma della piccola Denise,che ieri a caldo commentava così: «Oggi mia figlia è come se fosse stata sequestrata di nuovo. e ha continuato - Si è arrivati all´assoluzione di Jessica nonostante i pm avessero detto che gli indizi contro di lei fossero chiari, univoci e convergenti. Denise è diventata una questione di carriera per alcune persone. Quando alcuni andranno in pensione mi daranno ragione– ha detto la donna ai cronisti - C´è qualcuno che vuole gettare in fondo a un fiume questo procedimento ma io non smetto e non smetterò mai di dire che Jessica è colei che ha sequestrato Denise e che l´entourage l´ha coperta. Oggi non credo più nella giustizia. Sono adirata».
Una sentenza che arriva come un fulmine a ciel sereno anche per l’avvocato della donna, Giacomo Frazzitta «Non dico che non c´è giustizia, ma probabilmente il Tribunale non ha ben compreso tutti gli elementi. Solleciteremo la Procura di Marsala e anche la Procura generale di Palermo ad esaminare il caso e a proporre appello alla sentenza». e ha aggiunto: «Non vorrei che questa assoluzione abbia un effetto boomerang per il procedimento che vede indagati Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri, sul quale il gip deve decidere sulla richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura». «Probabilmente proporremo appello alla sentenza, ma prima dobbiamo leggere le motivazioni».
Ha detto invece il procuratore di Marsala, Alberto Di Pisa, in merito alla decisione del Tribunale di assolvere Jessica Pulizzi dall´accusa di concorso nel sequestro della sorellastra Denise Pipitone. «Le indagini sul caso, comunque, proseguono, come pure le ricerche della bambina – ha aggiunto il procuratore - costantemente, infatti, valutiamo le varie segnalazioni di avvistamenti che ci pervengono». Le motivazioni della sentenza saranno depositate dal Tribunale entro 90 giorni.
Si attende, intanto, la pronuncia del gip Annalisa Amato, chiamata a decidere sull´opposizione della parte civile alla richiesta di archiviazione, avanzata dalla Procura, nel procedimento che vede indagati, sempre per concorso nel sequestro di Denise, Anna Corona (madre di Jessica Pulizzi) e altri.«Non c´è giustizia…non c’è giustizia» sono invece le uniche parole che riesce a pronunciare Pietro Pulizzi per commentare l´assoluzione della figlia Jessica dall´imputazione di concorso in sequestro dell´altra figlia, Denise Pipitone, nata dalla sua relazione extraconiugale con Piera Maggio.
Marina Angelo
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