Inserita in Politica il 21/10/2015
da Umberto Crispo
LEGGE DI STABILITÀ 2016 - di Gaetano Maria Messina e Umberto Crispo
La Legge di Stabilità è la tradizionale Manovra annua Finanziaria, che a partire dal 2017 farà parte della Legge di bilancio; questa procedura ha inizio in autunno con la predisposizione del Disegno di legge di Stabilità e la successiva approvazione dello schema di Governo nel Consiglio dei Ministri, pronto per la successiva ratifica, degli interventi emendativi alla Legge, che entrerà in vigore a gennaio dell´anno venturo. La Legge di Stabilità 2016 è stata approvata il 15 Ottobre e opererà su vari settori, prevederà misure incentrate sulle pensioni part-time con contributi figurativi pieni, settima salvaguardia degli esodati ed estensione della opzione donna per tutto il 2015; effettuerà delle abolizioni sull’IMU e sulla TASI, infatti saranno abrogate l’imposta sulla prima casa, sui terreni agricoli e sugli imbullonati (macchine aziendali); si occuperà anche degli sgravi IRAP agricola e del taglio dell’IRES, deliberando una prima riduzione per le imprese nel 2016, ed un secondo sgravio nel 2017; saranno agevolate anche, le assunzioni a tempo indeterminato, mediante una decontribuzione per i datori di lavoro; il tetto del contante, in scambio servizi e beni, si innalzerà a tre mila euro e saranno attuati degli sconti fiscali legati al salario di produttività. Sono tante le novità di questo disegno di legge, mirato ad accrescere la nostra economia; fra le più rilevanti troviamo il raddoppio del bonus mobili per le giovani coppie, che all’acquisto della prima casa, potranno godere della detrazione del 50% per l’acquisto degli arredi, con un tetto massimo di ventimila euro. Altro punto della manovra è Il ripristino e l’ampliamento, dopo lo stop del 2015, della detassazione dei premi produttività, che adesso comprende più beneficiari grazie all’innalzamento, fissato a cinquanta mila euro, dei redditi ammessi, con l’intento di favorire la produttività delle aziende; infatti adesso il limite massimo di importo, che potrà essere assoggettato a tassazione agevolata del 10%, se legato al raggiungimento di obiettivi di produttività e redditività aziendali, è stato fissato a 2.500 euro. La proroga per un altro anno per i Bonus Ristrutturazioni è un’altra nota positiva, perché anche per il 2016, per le ristrutturazioni edilizie e l’acquisto di grandi elettrodomestici e/o mobili legati all’intervento, si applicherà la detrazione IRPEF del 50%; negli interventi di efficientamento e riqualificazione energetica invece, si applicherà la detrazione fiscale del 65%. La manovra prevedrà, anche se ancora è solo un ipotesi, il prestito previdenziale pagato dall’azienda per i lavoratori anziani e dall’Inps per i disoccupati, che consentirà un anticipo del pensionamento ai lavoratori facenti parte delle imprese con più di quindici dipendenti; questi comunque, a quattro anni dal pensionamento, potranno ritirarsi facendo pagare i contributi mancati all’azienda, che restituiranno poi con il maturare del diritto. Per accrescere il settore dell’editoria digitale, è stato equiparato il trattamento dei giornali online con quelli cartacei, infatti anche nelle edizioni digitali sarà applicata l’IVA del 4%, un “taglio beneficiario” dunque, considerando che ad oggi l’iva degli e-book ammonta al 22%. Una nota negativa di questa manovra che ha scatenato il dissenso tra numerosi italiani è stata, invece, l’inserimento del canone RAI in bolletta dell’energia elettrica che lega indissolubilmente l’onere televisivo al pagamento dell’elettricità e non più al possesso di uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive, così ha spiegato Matteo Renzi; ancora però non è certa la modalità di soluzione di pagamento, si deciderà fra unica soluzione o ratificazione. Molti sono dunque gli aspetti su cui agisce questa manovra finanziaria, che cerca di agevolare ogni singolo settore e componente di un’attività lavorativa, con la speranza di una forte ripresa economica.
Foto presa da storify.com
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