Inserita in Politica il 18/10/2015
da REDAZIONE REGIONALE
FORZA ITALIA SICILIA. COSTANZA CASTELLO (FI): SQUADRONE AVVOLTOI ATTACCA GIBIINO PER FERMARE IL RINNOVAMENTO
“I continui attacchi rivolti a mezzo stampa al coordinatore regionale di Forza Italia, Vincenzo Gibiino, da parte di alcuni esponenti siciliani del movimento, sono frutto di un tentativo malsano di fermare il rinnovamento interno, la creazione di una nuova classe dirigente, fortemente voluto da Silvio Berlusconi. Un cambio di marcia che lo ‘squadrone avvoltoi’ sta violentemente avversando, cercando di delegittimare un coordinatore, divenuto nemico numero uno, che porta avanti con determinazione il progetto del nostro Presidente”, lo dichiara Costanza Castello, vice coordinatore regionale di Forza Italia in Sicilia a margine dell’intervento del presidente Berlusconi all’iniziativa azzurra a Catania. “Ciò che accade oggi accadeva anche ieri, quando gli attacchi dello ‘squadrone avvoltoi’ furono rivolti a me, allora responsabile dei Club in Sicilia – prosegue Costanza Castello –. Berlusconi mi chiese di selezionare giovani volenterosi e meritevoli, ai quali potere affidare ruoli di coordinamento, per fare ripartire anche dalla base la macchina azzurra, resa quasi immobile da chi temeva e teme il nuovo, da coloro che hanno paura di perdere posizioni di privilegio. Le nomine dei coordinatori provinciali dei Club, che condivisi con Gibiino e con Fiori nel luglio del 2014, vennero infatti fermate nottetempo su pressione dei soliti parrucconi siciliani, e io stessa fui messa fuori gioco. Lo ‘squadrone avvoltoi’ punta a frenare il cambiamento e lo fa spesso minacciando di lasciare il partito, disegnando scenari catastrofici, senza avere reale rispetto del nostro Presidente e del suo progetto, e senza avere una linea coerente, arrivando persino ad aderire alle primarie del principale avversario politico, come nel caso Agrigento. Il male di Forza Italia sono proprio queste stesse persone, che sono ancora nel nostro partito per volere di Verdini, ma pronte ad uscire al suo segnale, inadeguati intermediari tra Berlusconi e il suo popolo”.
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