Inserita in Politica il 13/10/2015
da REDAZIONE REGIONALE
I MESSAGGI DEL PREFETTO FALCO E DEL SINDACO CASTIGLIONE AGLI ALLIEVI DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO “L. PIRANDELLO- S. GIOVANNI BOSCO” DURANTE L’INCONTRO ´IL VALORE DEL BENE CONFISCATO´
CAMPOBELLO DI MAZARA, 14/10/2015 «Stare dalla parte dello Stato e contro la mafia». Ѐ stato questo il messaggio lanciato dal Prefetto di Trapani, Leopoldo Falco, agli allievi di terza media dell’Istituto comprensivo “L. Pirandello- S. Giovanni Bosco” di Campobello di Mazara durante l’incontro formativo intitolato “Il valore del bene confiscato” che si è svolto stamattina nell’aula magna della scuola. L’incontro è stato promosso dalle associazioni “Totò Zangara” e “Cittadinanza per la magistratura” con il patrocinio del Comune. A coordinare i lavori è stato il dirigente scolastico Giulia Flavio. Sono intervenuti il dott. Piero Grillo, presidente delle Misure di Prevenzione di Trapani, il dott. Salvatore Inguì, coordinatore di Libera - Trapani e il sindaco Giuseppe Castiglione. Presenti inoltre il presidente del Consiglio Simone Tumminello, la Giunta, diversi consiglieri comunali, la presidente dell’associazione “Cittadinanza per la magistratura” e il presidente dell’associazione “Toto Zangara”, dott. Giuseppe Leone. «Lo Stato c’è – ha aggiunto il Prefetto, rivolgendosi nuovamente agli studenti –. Dovete avere fiducia in coloro che combattono per la legalità e isolare invece chi è mafioso. Il sequestro e la confisca dei beni ai mafiosi rappresentano proprio due dei modi più importanti per sconfiggere i mafiosi, colpendoli nel patrimonio». «La nostra Amministrazione – ha aggiunto il sindaco Castiglione – si sta impegnando in maniera concreta e in stretta collaborazione con sua eccellenza il Prefetto e con l’Agenzia Regionale dei Beni Confiscati per un efficace riutilizzo dei beni confiscati e assegnati al patrimonio indisponibile dei Comune. Proprio in questi giorni, in uno di questi beni, in via Rosario, abbiamo allestito un campo di accoglienza per dare ospitalità ai migranti africani, che come ogni anno in questo periodo, in occasione della raccolta delle olive, popolano il paese». «Apprezzo molto – ha affermato il Prefetto Falco – l’operato del Comune di Campobello, che sta dando un grande segno di civiltà, garantendo condizioni di vita dignitose a centinaia di migranti che rappresentano forza lavoro per l’economia locale. Anche le scuole sono chiamate a partecipare a questa esperienza, schierandosi con le istituzioni e sposando la logica dell’accoglienza». Il dott. Piero Grillo ha dunque fatto un excursus sulla legislazione che ha portato al sequestro e alla confisca dei beni alla criminalità organizzata, mentre Salvatore Inguì ha parlato, in particolare, dell’esperienza “umanitaria” che ha portato alla nascita del campo di ospitalità intitolato “Ciao Ousmane”, in memoria del giovane senegalese Ousmane Diallo, morto nel 2013 in un grave incidente avvenuto in un casolare di contrada Corsale e provocato proprio dalle condizioni di vita quasi disumane. «Io scelgo lo Stato» è stata la risposta corale degli studenti che, in conclusione degli interventi, hanno posto ai relatori una serie di domande. Dopo l’incontro formativo, il sindaco Giuseppe Castiglione assieme al Prefetto Falco e alle autorità militari presenti, si è recato proprio nell’ex oleificio confiscato alla mafia, dove oggi, grazie agli interventi disposti dal Comune che ha dotato la struttura di servizi igienici esterni, di docce e di acqua potabile, nonché della preziosa attività svolta dai volontari della Croce Rossa e di Libera, trovano supporto sanitario e solidarietà i circa 400 migranti al momento presenti a Campobello.
|
|
|
|
|
|
|