Inserita in Un caffè con... il 09/10/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ENZO AMATO E I ´TEATRI CHIUSI´
"Il Teatro è vita", è da sempre un mio motto, un mio modo di pensare. Se al Teatro togli il teatro (struttura) non è più "in vita". Non voglio fare un post polemico (mi sono stancato, in questa città non ci si può lamentare, non si può criticare...) ma solo per informarvi che i due "nostri" teatri (Impero e Sollima) sono stati chiusi perché inagibili. Si dirà che ci sono cose più importanti del Teatro: lontano da questa città però...
Ora lo hanno chiuso, poi lo riaprono e ti accorgi che non hanno fatto nulla (o quasi). Nel frattempo si ferma la cultura, il teatro, il talento, la musica, l´arte, l´economia, le associazioni che sperimentano, che resistono, che creano... Si ferma l´allegria, la gioia, la spensieratezza. Il Palazzetto dello sport, la Piscina comunale, il Teatro Comunale, il Cimitero n. 2, l´Impero...
Siamo un popolo che si adegua a tutto ciò e tace in silenzio, in un silenzio rabbioso. Un popolo che si adegua anche a piazze finite e mai inaugurate, a monumenti inaugurati e mai aperti, al fatto che per un anno gli scuolabus non ci sono stati (e forse anche per due). Un popolo che si adegua alle menzogne, alle prese in giro, alle promesse non mantenute di tutti i politici che negli ultimi decenni ci hanno mal amministrato. Si protesta nei bar e nei luoghi di lavoro (solo chiacchiere e nulla più).
Si ha paura perfino di protestare sui social perché tra gli amici abbiamo amministratori, consiglieri comunali, politici... I lavori di manutenzione si dovrebbero fare da fine giugno a fine settembre (tre mesi, 90 giorni).. Dietro una programmazione di uno spettacolo (negato dalla chiusura autunnale/invernale) al Teatro Impero ci sono mesi di lavoro, settimane di prove. Giorni in cui i giovani (e meno giovani) si rendono attivi e vivi, e trascurano per qualche ora internet, la televisione, le scommesse sul web, lo smartphone... Giorni in cui si balla, si recita, si canta, si suona.
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