Inserita in Politica il 28/09/2015
da REDAZIONE REGIONALE
DIOCESI TRAPANI - 7 GIOVANI PER UN ANNO IN MADAGASCAR
Il Servizio Civile internazionale promosso dalla Caritas di Trapani Dalla prossima settimana 7 giovani per un anno in Madagascar al servizio di ragazzi, bambini e detenuti Tra i volontari anche due ragazze della Diocesi Curiosità, sfida, opportunità, il desiderio di vivere un percorso di crescita personale, la voglia di condividere uno stile di vita povero, di scoprire le grandi risorse umani e spirituali del sud del mondo in una cultura diversa Partiranno il prossimo 10 di ottobre destinazione Fianarantsoa, in Madagascar. Sono i 7 giovani che hanno partecipato al bando di Servizio Civile internazionale della Caritas diocesana di Trapani, ragazzi neo-laureati che hanno deciso d’investire un anno della loro vita in progetti dedicati alla costruzione di relazioni di condivisione e di pace, in una realtà del sud del mondo interessante ma complessa come quella del Madagascar. I 7 ragazzi che provengono da diverse regioni italiane (due anche della Diocesi di Trapani) sono in città per un periodo di formazione. In Madagascar vivranno presso la comunità alloggio per minori in difficoltà “Miaraka” aperta dalla Diocesi nel 2011 e presso la onlus “Educatori senza Frontiere (fondazione Exodus)” dove da anni è impegnato un giovane educatore di Calatafimi-Segesta, Rosario Volpi, che nel 2013 ha ricevuto il premio delvolontariato internazionale Focsiv. I giovani volontari inoltre collaboreranno con le attività della Diocesi di Fianaratsoa (diocesi con cui quella di Trapani è gemellata dal Giubileo del 2000), con le Suore Nazarene che gestiscono l’orfanotrofio e con il carcere della città (Il carcere di Fianarantsoa accoglie circa 700 detenuti, tra uomini, donne e minori. Gli uomini vivono in grandi camerate che ospitano circa 100 persone con un solo bagno. Lo Stato garantisce ai detenuti solo una pietanza di manioca al giorno). Curiosità, sfida, opportunità, il desiderio di vivere un percorso di crescita personale, la voglia di condividere uno stile di vita povero, di scoprire le grandi risorse umani e spirituali del sud del mondo in una cultura diversa: sono le motivazioni che sintetizzano la loro scelta. Nella foto i giovani che si preparano alla partenza con il vescovo Pietro Maria Fragnelli dopo un incontro di formazione e di condivisione (il vescovo lo scorso anno ha trascorso un mese in Madagascar nelle opere promosse dalla Diocesi): Maria Celeste Grillo di Lissone (Monza) di 25 anni; Francesco Miccoli, 25 anni di Lecce; Giulia Leo, 23 anni di Olgiate Comasco (Como); Antonella Maiorana, 28 anni di Valderice (Trapani), Federica Taranto di 23 anni di Calatafimi-Segesta; Isabel Canicatti di Cernobbio (Como) di 26 anni e Bianca Scattolin, 26 anni di Bologna. Miaraka per i ragazzi di strada in Madagascar L´associazione Miaraka (Insieme), promossa dalla Caritas di Trapani in collaborazione con la Diocesi di Fianarantsoa, è stata creata principalmente per gestire il centro per minori nato nell´ottobre 2011. Dopo aver effettuato un intenso lavoro di strada, per conoscere il territorio, i suoi soggetti, le sue regole e dinamiche, grazie anche al supporto dei volontari in servizio civile inviati da Caritas Italiana per collaborare con la Diocesi locale, si è deciso di creare un centro che potesse ospitare un gruppo-target di minori in difficoltà. Ad oggi sono 21 i bambini che vengono ospitati nella comunità alloggio Miaraka, con cui si è avviato un percorso di assistenza e promozione sociale. L’Associazione si occupa anche dell´iscrizione e pagamento delle scuole presso cui i bambini studiano, di fornire il materiale scolastico necessario, di monitorare il rendimento scolastico mediante incontri con gli istituti scolastici. Inoltre, in collaborazione con la "Maison des Enfants", un centro diurno per minori gestito dalla Diocesi di Fianarantsoa e talvolta con la collaborazione di cooperanti francesi, fornisce supporto ad altri bambini e giovani in difficoltà. In particolare l´Associazione si è fatta carico del pagamento delle tasse scolastiche di un gruppo di 30 bambini, seguendoli anche nel loro percorso formativo attraverso riunioni con le loro famiglie, insieme ai responsabili della Maison des Enfants
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