Inserita in Nera il 20/06/2013
da redazione
Processo per l’uccisione di Maria Anastasi, l’ex fidanzato della figlia: ´Savalli era un violento e picchiava i familiari senza motivo´
Continua il processo, in Corte d’Assise Trapani, per l’omicidio di Maria Anastasi di cui è imputato il marito Salvatore Savalli insieme a Giovanna Purpura, con la quale aveva una relazione.
Anche ieri, in aula giudiziaria, sono emersi particolari inquietanti sul carattere dell’imputato: a testimoniare, infatti, è stato chiamato Christian Arese, ex fidanzato di Simona Savalli (figlia di Maria e Salvatore).
Anche il giovane avrebbe confermato, con le sue dichiarazioni, che l’uomo sarebbe stato solito tenere un comportamento violento con i suoi familiari: “Simona mi diceva che lui la picchiava senza motivo. Una volta si presentò con un occhio nero e mi disse che suo padre le aveva tirato un coltello colpendola all occhio e che le aveva anche dato un morso al braccio”. Il giovane avrebbe anche raccontato che così come si comportava con i figli faceva anche con la moglie.
Artese, infatti, ha raccontato di un episodio in particolare: “una volta ha dato due sberle a Maria Anastasi per una telefonata a una parente, secondo lui durata troppo. Gli schiaffi furono così violenti da farle uscire sangue dalla bocca, ma lei non andò in ospedale”.
Artese è la prima persona esterna al nucleo familiare di Savalli a confermare in aula le presunte violenze e le percosse subite dai familiari dell operaio. “Simona era piena di lividi -ha ricordato ancora il teste – Salvatore Savalli era contrario al nostro rapporto. Sono stati 7 mesi di inferno. Mi faceva chiamare di notte da Simona per farmi dire di interrompere la relazione. Dopo la fine della nostra storia, Salvatore Savalli mi minaccio’ con un arnese, una chiave, e lo denunciai”.
Il teste ha anche confermato che Simona, prima dell’omicidio della madre, aveva provato invano a denunciare ai carabinieri le violenze del padre e che fu sentita insieme con la sorella Anna Rita in Questura, ma che fu invitata a desistere “altrimenti -ha detto Artese- sarebbe finita in un collegio. Poi siamo tornati tutti a casa .”La circostanza era già stata riferita in aula dalle due figlie di Savalli, sentite nelle scorse udienze.
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