Inserita in Politica il 22/09/2015
da REDAZIONE REGIONALE
IL PD FINGE DI TUTELARE IL MADE IN ITALY MA SPALANCA LE PORTE ALL´OLIO D´OLIVA TUNISINO. IL M5S AL PARLAMENTO EUROPEO PRONTO AD UNA GUERRA SENZA QUARTIERE
L’europarlamentare Tiziana Beghin: “La Mogherini ha dimenticato evidentemente la lezione delle arance marocchine”. Interviene anche Ignazio Corrao (M5S): “Il Pd di Renzi si sta dimostrando un Re Mida al contrario, distrugge ogni cosa che tocca". Bruxelles, 22 settembre 2015 - "La lezione delle arance marocchine non è stata, evidentemente, ben recepita a Bruxelles" dichiara Tiziana Beghin, portavoce M5S al Parlamento Europeo, rivolgendosi direttamente a Federica Mogherini, Alto rappresentante e unica italiana nella commissione Juncker, dopo che quest’ultima ha proposto una quota aggiuntiva per l´importazione senza dazi di olio d´oliva tunisino. “E´ evidente che la Mogherini ha dimenticato di essere italiana – afferma l’europarlamentare, Cinquestelle anche lui, Ignazio Corrao - ed a prescindere da qualsiasi ragionamento di geopolitica, il disastro del trattatato Ue Marocco ha distrutto l´economia dei piccoli produttori italiani”. “Il Pd di Renzi – aggiunge Corrao - si sta dimostrando un Re Mida al contrario, distrugge ogni cosa che tocca". L´ulteriore quota annua di 35 mila tonnellate, che rischia di mettere in ginocchio la produzione olivicola pugliese, siciliana e non solo, sarà attiva dall´1 gennaio prossimo, ma solo se otterrà l´avvallo del Parlamento Europeo, dove il M5S ha già promesso guerra senza quartiere. Questa quota, che per il momento è ancora una proposta, si aggiunge alle 56.700 tonnellate annue già previste dall´accordo di associazione UE-Tunisia e sarà attiva per due anni, fino cioè alla data prevista per la firma del trattato di libero scambio UE-Tunisia. La Tunisia quindi può già esportare senza dazi verso l´Europa 56.700t/anno di olio, ma grazie a Federica Mogherini e al PD potrà aggiungerne 35 mila da gennaio prossimo. La proposta, anziché offrire soluzioni più globali, si concentra solo su un unico settore, quello olivicolo, e arriva in un momento terribile per la produzione agricola italiana. Come ha dimostrato il caso delle arance marocchine che fanno ancora concorrenza diretta ai prodotti siciliani, è difficilissimo controllare il rispetto delle quote d´importazione e il problema si aggraverà con l´accordo di libero scambio con la Tunisia, che non rispetta le stesse norme fitosanitarie che vigono in Europa. Il MoVimento 5 Stelle si opporrà e difenderà con tutti i mezzi la produzione e l´eccellenza italiana. E il Governo Renzi che farà? Maria Chiara Graziano
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