Inserita in Politica il 17/09/2015
da REDAZIONE REGIONALE
LEGGE REGIONALE SUI LIBERI CONSORZI E CITTA’ METROPOLITANE GRAVE ERRORE ESCLUDERE 150 SINDACI DALLA POSSIBILITA’ DI CANDIDARSI
“La situazione degli enti locali siciliani è già particolarmente complessa sotto il profilo finanziario considerati i tagli ai trasferimenti, l’attuazione della riforma sull’armonizzazione contabile e il fatto che nel 2015 ancora sia lo Stato, sia la Regione Siciliana non hanno trasferito ai comuni un solo euro”- ha dichiarato Giovanni Ruvolo, Sindaco di Caltanissetta, commentando i contenuti della legge regionale sui liberi consorzi e le città metropolitane. “La riforma sui liberi consorzi e le città metropolitane approvata dall’ARS – continua Ruvolo - presenta numerosissime criticità e problemi attuativi anche rispetto all’omogeneità territoriale dei nuovi enti e preoccupa non poco gli amministratori locali”. “Il rischio è quello di doversi fare carico anche dei non secondari problemi finanziari e gestionali delle ex province”, ha dichiarato Filippo Dolce, sindaco di Aliminusa (PA). “Se si decidesse di escludere dalla competizione circa 150 sindaci eletti nel maggio del 2012 – prosegue Dolce - un percorso già così complesso, rischierebbe anche di essere minato da un difetto di partecipazione “. “Le elezioni di secondo livello di liberi consorzi e città metropolitane non possono che prevedere la massima partecipazione non solo dei consiglieri comunali ma anche del maggior numero di sindaci possibile - ha dichiarato Matteo Rizzo, sindaco di San Vito Lo Capo (TP). “In un contesto così complesso che ha visto, nelle ex province, una prolungata fase di commissariamenti solamente un percorso ampiamente partecipato - concludono i tre consiglieri regionali dell’Anci Sicilia - può dare qualche certezza in più sul funzionamento del nuovo assetto di governo del territorio”.
|
|
|
|
|
|
|