Inserita in Politica il 13/06/2013
da redazione
La polizia denuncia la ´banda dello specchietto´
Approfittavano soprattutto di donne e anziani per mettere in atto la loro truffa ormai collaudata lungo le arterie autostradali della provincia di Trapani. Si tratta di due catanesi in trasferta denunciati dalla Polizia Stradale di Trapani all’Autorità Giudiziaria, per avere truffato diversi automobilisti simulandosi vittime di danneggiamenti, al fine di ottenere ingannevoli risarcimenti.
La banda, composta da tre persone, di cui un uomo e una donna di 25 anni, R.V. e R.M. le iniziali, ispirata dalle gesta del “racket dello specchietto”, più volte denunciato dalla trasmissione televisiva “Striscia la notizia”, da alcuni mesi imperversava su entrambi le corsie di marcia della A.29, colpiva principalmente conducenti soli, preferibilmente donne o anziani, avvalendosi dell’aiuto di un terzo complice al momento in fase di identificazione.
Il copione era sempre lo stesso: i due catanesi si posizionavano con la propria autovettura davanti a quella della vittima, riducendo la velocità in modo da farsi superare. Nella fase del sorpasso, uno dei complici lanciava un oggetto contro la fiancata della macchina, senza che ciò provocasse danni ingenti, ma solo un forte rumore all’interno dell’abitacolo, tale da mettere in allarme i passeggeri.
Successivamente invitava il conducente a fermarsi in una piazzola di sosta o nella corsia di emergenza per verificare il sinistro. Mentre uno dei componenti della banda distraeva la vittima contestando il danno subito, l’altro, generalmente la donna, probabilmente con una gomma nera, provvedeva a rigare la fiancata dell’auto, per dimostrare, alle malcapitate vittime, come l’urto avesse provocato la rottura dello specchietto retrovisore.
A questo punto iniziava la proposta di conciliazione amichevole con la previsione di una liquidazione del danno con un centinaio di euro in contanti a titolo di risarcimento, suscettibile di “sconto”, in modo da evitare il coinvolgimento delle assicurazioni.
Le indagini, condotte attraverso mirati servizi, che hanno permesso di individuare i responsabili dei raggiri e sgominare la banda, che per le sue trasferte utilizzava due diverse autovetture, sono state dirette dal dirigente provinciale della Polizia Stradale di Trapani Vice Questore Aggiunto dottor Nicolò D’Angelo, con l’ausilio determinante degli uomini del Distaccamento Polstrada di Castelvetrano coordinati dall’Ispettore Capo Giuseppe Piazza.
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