Inserita in Cultura il 26/07/2015
da REDAZIONE REGIONALE
TEATRI DI PIETRA APRE A CASTELLAMMARE CON KIRON CAFÉ
La stagione 2015 di Teatri di Pietra apre il secondo sito trapanese della rete. Lunedì 27 luglio alle ore 21.15 prenderà il via il calendario di spettacoli al Castello Arabo normanno di Castellammare del Golfo con “Kiron cafè – il centauro” ilaro-tragedia di danza e teatro prodotta da MDA produzioni Danza per la regia dello stesso Aurelio Gatti, direttore artistico di Teatri di Pietra. In scena, sulla drammaturgia firmata a quattro mani dallo stesso Gatti con Sebastiano Tringali, i cantanti e ballerini Giuseppe Bersani, Marta Cirello, Tiziana D’Angelo, Eugenio Dura, Gipeto, Luna Marongiu, Rosa Merlino si muovono sulle musiche originali eseguite dal vivo da Marcello Fiorini, con gli attori Mario Brancaccio e Sebastiano Tringali. Lo spettacolo è ispirato al mito di Kirone (da Senofonte, Ovidio e Dante), il Centauro mezzo cavallo e mezzo uomo, simbolo di ribellione insieme a Prometeo (con il quale condivide una importante e singolare sincronicità mitologica e simbolica) nonché elemento necessario per il cambiamento. Kirone è soprattutto un essere saggio ed autorevole, un perfetto conoscitore della natura e delle sue leggi, ma è anche un conoscitore della psiche umana, della quale si fa terapeuta, indirizzando i suoi allievi e protetti, attraverso l’insegnamento e l’esempio, alla conoscenza principalmente di se stessi, oltre le strutture sociali . Scintilla intelligente e dinamica del divino, destinata ad illuminare il buio dei diversi tempi che si susseguono nel percorso di vita dell’umanità e capace altresì di anticipare il sempre imminente ed incalzante futuro, quasi a trasformare la temporalità in eternità. Kirone sta fra il vecchio e il nuovo. E’ simile al momento in cui la luce e il buio creano l’attimo fermo, l’attimo in cui ciò che è invisibile si può veder e ciò che è visibile può scomparire. L’attimo in cui il cavallo Kirone diventa uomo ma anche il contrario. Kirone, l’archetipo del guaritore ferito, rappresenta le nostre ferite, fisiche, emozionali, spirituali e al contempo la nostra guarigione, e personifica la sfida verso un “sistema globale” anestetizzante e falsamente “rassicurante”, una malattia che sta avanzando e la cui guarigione non può essere demandata ad un singolo e semplice farmaco. Il Kiron café, ambientato in una striscia di confine tra Europa e Mediterraneo, tra occidente e povertà, tra mondi senza transito e avventori, è una commedia dall’amara ironia in cui Kirone, maestro di arti curative e saggezza, può per tutti ma… non per se stesso. KIRON cafè – il centauro drammaturgia Sebastiano Tringali e Aurelio Gatti regia e coreografia Aurelio Gatti musiche Marcello Fiorini fonti Senofonte, Ovidio, Dante con i danzatori e cantanti Giuseppe Bersani, Marta Cirello, Tiziana D´Angelo, Eugenio Dura, Gipeto, Luna Marongiu, Rosa Merlino e con Mario Brancaccio e Sebastiano Tringali Il Castello di Castellammare del Golfo ospiterà fino al 23 agosto altri quattro spettacoli di altissimo livello: “Le Rane” per la regia di Cinzia Maccagnano il 28 luglio; “Incantu Scantu” di Franco Scaldati il 4 agosto; lo spettacolo di danza “Anemos” del coreografo Muvula Sungani il 13 agosto e “Medea” con Barbara De Rossi il 23 agosto.
La rete Teatri di Pietra, ideata da Capua Antica Festival e diretta da Aurelio Gatti, quest’anno è promossa direttamente dai Comuni coinvolti con il sostegno dall´Associazione Teatri di Pietra Sicilia e Capua Antica Festival, in collaborazione con il FAI di Agrigento. Anche quest’anno Teatri di Pietra da vita a un percorso di arte e cultura che privilegia lo straordinario patrimonio storico e artistico siciliano e al contempo offre una concreta opportunità di sviluppo socio-culturale e crescita dei territori coinvolti: obiettivo principale è promuovere la conoscenza del patrimonio storico e paesaggistico della Sicilia attraverso lo spettacolo dal vivo e valorizzare aree straordinarie che si offrono ad una fruizione più ampia, coinvolgendo un pubblico diversificato e più vasto. Tutto questo nonostante la crisi, anche del settore, che non da tregua agli operatori dello spettacolo che continuano nonostante tutto a stare in prima linea, in scena sopra un palco che per tetto ha un cielo di stelle, convinti che la bellezza e il teatro possano dare vita a una nuova comunità. Ed è proprio questo il feel rouge che lega la programmazione siciliana di Teatri di Pietra 2015 che propone capolavori del Mito come testimonianza di una grande perdita, quella della comunità. Questo è lo spirito dell’undicesima edizione di Teatri di Pietra Sicilia: la ri-costruzione di una comunità consapevole e aderente alla proprio storia e identità attraverso il riconoscimento di quegli stessi luoghi, oggi siti archeologici o monumentali, che furono centro e cuore pulsante di civiltà. La ricorrenza di Teatri di Pietra Sicilia, che dal 2005 si propone puntualmente ogni anno nonostante le difficoltà, fa di questa manifestazione un appuntamento “atteso” , testimonianza di un progetto di rete culturale che aggrega e cresce intorno a un´idea innovativa di valorizzazione e sviluppo sostenibile dei territori. Una nuova edizione quindi, resa possibile grazie all´impegno delle Amministrazioni coinvolte che attraverso Teatri di Pietra ribadiscono la volontà a operare un diverso modo di fare “turismo/cultura e sviluppo” privilegiando progettualità che concretamente dialoghino con il territorio, le cittadinanze e le identità che queste esprimono e in cui i luoghi non siano solo demanio da affittare . Un progetto che anche in un momento di grande difficoltà riesce a esprimere la convinzione e la determinazione a fare della cultura e del patrimonio la risorsa principale di sviluppo delle cittadinanze coinvolte. Nella provincia di Trapani Teatri di Pietra coinvolge anche, per la prima volta le Cave di Cusa di Campobello di Mazara (primo spettacolo il 29 luglio, “Le Rane” diretto da Cinzia Maccagnano), e il Tempio di Hera di Selinunte, sito “storico” del circuito, che continua la sua programmazione il 30 luglio (unico spettacolo previsto alle ore 19.30) con “Esecuzione Ifigenia” scritto e diretto da Lina Prosa con la cantante Miriam Palma; il 7 agosto Elisabetta Pozzi sarà la straordinaria interprete di “Elena”, il 13 agosto sarà messo in scena lo spettacolo di danza “Canto Scuro” della coreografa e danzatrice Giovanna Amarù; il 19 agosto sarà la volta dello spettacolo di Franco Scaldati “Incanto Scantu” diretto da Aurelio Gatti, e infine, il 22 agosto conclude Barbara De Rossi nei panni di “Medea”. Informazioni: Gli spettacoli avranno inizio alle ore 21.15, fatta eccezione per “Esecuzione Ifigenia” in programma al Tempio di Hera di Selinunte giovedì 30 luglio alle ore 19.30 Biglietti euro 12 intero, euro 10 ridotto, euro 8 convenzioni. I biglietti si possono acquistare presso le biglietterie dei siti, la stessa sera dello spettacolo. Ufficio stampa Teatri di Pietra Sicilia GNC Press - Email gncpress@gmail.com Lavinia D’Agostino mob 347 4771063; Gianni Nicola Caracoglia mob 3426155638
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