Inserita in Cronaca il 23/07/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA DI TRAPANI - MAZARA DEL VALLO – ARRESTO IN FLAGRANZA DI UNA DONNA MAZARESE PER COLTIVAZIONE E PRODUZIONE DI SOSTANZA STUPEFACENTE DEL TIPO MARIJUANA.
Nella mattinata di ieri, 22 luglio 2015, personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa del Commissariato di P.S. di Mazara del Vallo ha conseguito un ulteriore importante risultato operativo nella repressione dei reati in materia di sostanze stupefacenti. Già da giorni il personale stava monitorando un’abitazione sita in questo piazzale Europa, all’interno della quale si riteneva avvenisse una massiccia attività di coltivazione di sostanze stupefacenti. Al fine di dare riscontro all’ipotesi investigativa, è stata eseguita una perquisizione domiciliare, estesa ai luoghi di pertinenza e, in particolare, ad un piano semi - interrato, che ha dato esito positivo. Persino sorprendente quanto rinvenuto: all’interno del piano semi – interrato è stata trovata una vera e propria serra, costruita con una gabbia in legno rivestita di una rete del tipo zanzariera, all’interno della quale sono state rinvenute oltre 40 piante con fusto alto circa due metri ed un impianto di coltivazione molto sofisticato, con tutto l’occorrente per l’irrigazione, la concimazione, la ventilazione e l’irradiazione di calore delle piante. Quanto rinvenuto è stato posto sotto sequestro penale. Per il relativo trasporto dal luogo del ritrovamento è stato, peraltro, necessario utilizzare un grosso mezzo d’opera. Una prima stima approssimativa ha condotto a ritenere che la sostanza stupefacente che sarebbe stata prodotta dalle sopra citate piante avrebbe potuto rendere, con lo spaccio al minuto, non meno di 50.000 euro di profitto. Conseguentemente, la proprietaria dell’immobile, ERBINI Angela, mazarese di 30 anni, è stata arrestata nella flagranza dei reati di coltivazione e produzione di sostanza stupefacente del tipo marijuana, ex art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990. Completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, come disposto dal P.M. di turno, la donna è stata posta agli arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo.
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