Inserita in Politica il 22/06/2015
da REDAZIONE REGIONALE
CARA DI MINEO. INGROIA: BENE CANTONE MA IL CENTRO VA CHIUSO
“Il Cara di Mineo non solo va commissariato ma va chiuso, come chiede da tanto tempo il mio movimento, Azione Civile”. Lo ha detto il presidente di Azione Civile Antonio Ingroia.
“La richiesta del presidente dell’Autorità per la lotta alla corruzione, Raffaele Cantone, va attuata al più presto in modo che, come per gli altri affari sporchi di Mafia Capitale, si possa mettere un freno alla corruzione. Si tratta, ovviamente, del solito pannicello caldo. Sono ben altre, e più radicali, le soluzioni che andrebbero trovate per combattere seriamente il fenomeno della corruzione nel nostro Paese, ad esempio il sequestro dei beni dei corrotti come si fa per la mafia. Nel caso del Cara, inoltre, ci troviamo di fronte a una vera prigione con innocenti trattati in maniera disumana, come ha spiegato anche alla commissione di inchiesta parlamentare sui migranti il Medu, l’associazione dei medici per i diritti umani che visita il centro ogni settimana da tempo. Nel Cara si trovano richiedenti asilo politico e la loro permanenza, al di là di ogni ragionevole aspettativa, è in media di un anno e mezzo. Insomma, ancora una volta la parte peggiore del nostro Paese sottrae risorse, solo per lucrare, a chi in quei centri lavora con rispetto e altruismo o vive aspettando di poter essere finalmente libero. L’intero sistema dell’accoglienza ai migranti – conclude Antonio Ingroia - va rivisto, a maggior ragione quando ci troviamo di fronte a richiedenti asilo che, com’è noto, arrivano nel nostro Paese a rischio della propria vita per sfuggire a guerre e massacri”.
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