Inserita in Politica il 22/06/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ERICE SINDACO - DAL RISCATTO DELLA VERGOGNA ALLA RIMOZIONE DEL ROSSO VERGOGNA
DAL RISCATTO DELLA VERGOGNA (PENA CARCERARIA DI SOGGETTI DETENUTI), ALLA RIMOZIONE DEL ROSSO VERGOGNA (MALDESTRI LAVORI DITTA ESECUTRICE PISTA CICLABILE)
Grazie ad un accordo fra l’Amministrazione comunale di Erice, la Casa Circondariale di San Giuliano e U.E.P.E. Trapani, stamani il via i lavori di pubblica utilità svolti da soggetti detenuti, in fase ultima di espiazione della pena in favore della comunità ericina .
<< Abbiamo simbolicamente voluto impiegare Vito, Marco e Sandro (i primi tre detenuti impiegati a costo zero in lavori di pubblica utilità) – dichiara il Sindaco Giacomo Tranchida - consentendogli di rendersi utili e di cominciare a reintegrarsi nel cotesto sociale. Nello specifico cominciando col rimuovere il “rosso vergogna”, ovunque spalmato dalla maldestra ditta favarese impegnata nei lavori della ciclabile – a cui non solo abbiamo revocato l’appalto, ma l’abbiamo chiamata in giudizio e per molte centinaia di migliaia di euro – per dare un segnale in più: ci stanno persone che rendendosi utili cercano di espiare la vergogna delle loro colpe, - continua il Sindaco Tranchida – ci stanno invece soggetti, che per fare più utili hanno fatto vergognare la città. In entrambi i casi nessun sconto, chi sbaglia paga ! >>
Detti lavoratori detenuti, verranno impiegati altresì per lavori di scerbatura e arredo urbano nel quartiere di San Giuliano, nonché per piccole manutenzioni. A carico del Comune solo una modesta assicurazione INAIL, oltre alla fornitura dei dispositivi di sicurezza (tute, scarpe, etc.)
<< Per la ciclabile – conclude il Sindaco Tranchida - invece avviata la rimozione del “rosso vergogna” e in fase di appalto il progetto di completamento, come originariamente voluto dall’Amministrazione Tranchida e finanziato dal Ministero dell’Ambiente, rispetto alle distorsioni esecutive della maldestra impresa e del disattento infedele direttore dei lavori comunale, rimosso dall’incarico. Anche in questo caso chi sbaglia paga! >>
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