Inserita in Cultura il 19/06/2015
da REDAZIONE REGIONALE
LUGLIO MUSICALE TRAPANESE - APPUNTAMENTO CON LE ORCHESTRE NASCOSTE FESTIVAL
Roberto Prosseda con Recital al Piano Pédalier
Domenica 21 giugno 2015 - ore 21:30 - Chiesa di Sant’Alberto - Via Garibaldi - Trapani Il Robot e il Pianista – Teotronico sfida Roberto Prosseda Lunedì 22 e martedì 23 giugno 2015- ore 21:30 – Chiesa di Sant’Alberto – Via Garibaldi - Trapani
Trapani, Venerdì 19 giugno 2015 - Un appuntamento clou de “Le Orchestre Nascoste Festival”: per la prima volta a Trapani, domenica 21 giugno 2015, alle ore 21.30, nella Chiesa di Sant’Alberto (in Via Garibaldi), Roberto Prosseda con Recital al Piano Pédalier: musiche di R. Schumann, A.P. Boely, C.V. Alkan. Il piano pèdalier si presenta visivamente come una coppia di pianoforti sovrapposti ove quello superiore si suona con le mani e quello inferiore con i piedi. L’effetto è assolutamente straordinario sia dal punto di vista musicale sia da quello visivo. Gli appuntamenti continuano con Il Robot e il Pianista – TeoTronico sfida Roberto Prosseda calendarizzati per lunedì 22 giugno e martedì 23 giugno, alle ore 21.30, sempre nella chiesa di Sant’Alberto. In un mondo in cui l’elemento tecnologico sembra voler superare l’elemento umano la sfida contro il robot è particolarmente attuale. Nel corso di uno spettacolo a tratti esilarante e a volte commovente, Prosseda mostrerà a grandi e piccini, e soprattutto a questi ultimi, che nessun robot potrà mai sostituire un umano nelle attività che coinvolgono la nostra sfera più importante, cioè quella creativa.
Le Orchestre Nascoste Festival: un unicum in Europa fino al 10 luglio 2015 a Trapani, inserito nell’evento “Trapani Città Mediterranea della Musica, un progetto culturale di qualità dell’Ente Luglio Musicale Trapanese –Teatro di Tradizione che, alle ben note qualità intrinseche della città, (mare cristallino, gastronomia di prim’ordine, luoghi ricchi di storia) affianca un’offerta musicale unica nel suo genere. Le Orchestre Nascoste Festival, ovvero, un viaggio quasi onirico tra quei suoni e quegli strumenti antichi che costituiscono parte del dna del nostro sentire in musica. Il Festival è arricchito dalla mostra di strumenti antichi e rari, tutti perfettamente funzionanti, macchine musicali che qui, ognuno con i loro registri musicali, contribuiranno al caleidoscopio di suoni che costituisce la magia della kermesse. Per la molteplicità e la varietà degli strumenti utilizzati e per le modalità di realizzazione, la rassegna è strutturata secondo una visione multidisciplinare: musica, organologia, ricerca d’archivio, arte grafica, robotica, teatro… sono solo alcune delle discipline in interazione continua. Prezioso contributo del maestro Claudio Brizi,curatore del Festival, maestro dell’arte organistica di levatura mondiale e raffinato collezionista di strumenti antichi.
Informazioni su Roberto Prosseda Roberto Prosseda (Latina, 1975) ha guadagnato una notorietà internazionale in seguito alle sue incisioni Decca dedicate a musiche inedite di Felix Mendelssohn, tra cui quella con il Concerto in mi minore con Riccardo Chailly e la Gewandhaus Orchester. Nel 2013 ha completato, sempre per Decca, la prima integrale completa della musica pianistica di Mendelssohn in 9 CD. Ha suonato come solista con la London Philharmonic, la Gewandhaus Orchester, la Filarmonica della Scala, l’Orchestra Santa Cecilia di Roma, la New Japan Philharmonic, la Royal Liverpool Philharmonic, la Moscow State Philharmonic. Dodici sue incisioni sono state incluse nei cofanetti “Piano Gold” e “Classic Gold” della Deutsche Grammophon (2010). Dal 2011 suona in pubblico anche il piano-pédalier. Ha inciso i quattro brani di Gounod per piano-pédalier e orchestra in un CD Hyperion con l’Orchestra della Radio Svizzera Italiana diretta da Howard Shelley. www.robertoprosseda.com.
Note tecniche su Il Robot e il Pianista – Teotronico sfida Roberto Prosseda Sin dalla sua nascita, il pianoforte è stato anche un “campo di battaglia” per virtuosi della tastiera. La storia della musica è costellata di celebri sfide alla tastiera, come quelle tra Mozart e Muzio Clementi, tra Daniel Steibelt e Beethoven, tra Sigmund Thalberg e Liszt. Complice il fascino spettacolare, quasi sportivo, che il competere in pubblico suscita negli spettatori, stimolandone la curiosità e lo spirito critico. In questo filone si colloca, dunque, la sfida odierna tra un pianista “umano”, Roberto Prosseda, e il suo collega robot, TeoTronico, in grado di suonare il pianoforte con le sue 53 dita. Il robot, dotato di parola, metterà in discussione le interpretazioni a suo dire “troppo soggettive” dei musicisti umani, e argomenterà anche verbalmente sulle proprie scelte estetiche e interpretative. Un’occasione, dunque, per riflettere sul complesso rapporto tra riproduzione e interpretazione, tra fedeltà al testo e creatività. Ma anche un’opportunità per ascoltare musiche di rarissima esecuzione, come i rulli di pianola incisi da grandi pianisti del passato, che TeoTronico sa riprodurre su un moderno pianoforte a coda.
TeoTronico è nato a Imola nel 2008 per opera del padre Matteo Suzzi. Ha intrapreso lo studio del pianoforte da autodidatta all’età di 3 giorni. Nel 2012, a soli 4 anni, ha debuttato come solista alla Philharmonie di Berlino con i Berliner Symphoniker e al Politeama di Palermo con l’Orchestra Sinfonica Siciliana, eseguendo il Concerto K 488 di Mozart. Nel 2013 è apparso su Canale 5, nell’ambito di “Italia Got Talent”, e su Raitre, ospite di Stefano Bollani nella puntata inaugurale di “Sostiene Bollani”. La brasiliana Globo TV gli ha dedicato un reportage nell’ambito della trasmissione “Fantastico”. Nel 2015 ha debuttato con orchestra in Turchia, al Festival di Ankara, ed è appena rientrato da un tour con Roberto Prosseda in Cina, in cui si è esibito alla Xing Hai Concert Hall di Guangzhou e alla Beijing Concert Hall di Pechino. TeoTronico non disdegna la musica contemporenea: suona sovente gli Etudes for Player Piano di Conlon Nancarrow e, meno frequentemente, qualche Studio di Ligeti. È dedicatario di nuove composizioni scritte ad hoc per i suoi mezzi espressivi da parte di vari compositori, tra cui Nicola Campogrande, Stefano Ianne, Gabrio Taglietti e Michael Glenn Williams.
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