Inserita in Salute il 30/05/2013
da redazione
Otorini: fumo e alcool mix letale per laringe, bocca e gola
Il 76% dei tumori della bocca, l´86% dei tumori alla gola e l´82% di quelli alla laringe sono causati principalmente dall´associazione di alcol e fumo. A sottolinearlo è la Società italiana di otorinolaringologia e chirurgia cervico-facciale (Sio), riunita oggi a Roma per il 100mo congresso nazionale, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco di venerdì 31 maggio, per sottolineare i rischi legati a questo mix di sostanze.
Chi fuma un pacchetto di sigarette al giorno, spiegano gli otorini, assorbe in un anno l´equivalente di una tazza di catrame e in 20 anni 6 chilogrammi di particelle di polvere. E nonostante il numero assoluto dei fumatori in Italia sia in sostanziale calo anche per via della crisi economica e dell´introduzione delle sigarette elettroniche (dal 22,7% del 2011 al 20,8% nel 2012), concludono gli esperti, c´è ancora molto da fare.
Oltre alla quantità inoltre è importante ciò che si fuma, perchè si lega al tipo di tumore che potrebbe insorgere. Chi sceglie le sigarette ad esempio è più esposto a tumori del cavo orale posteriore e delle vie aree generali (laringe, trachea, bronchi e polmoni). Gli amanti di pipa e sigaro invece presentano una maggiore incidenza di tumori al labbro, alla guancia e al cavo orale anteriore a causa del prolungato contatto del labbro con il calore.
Anche l´alcol merita attenzione.
Nonostante le ricerche dimostrino che in dieci anni, dal 2002 al 2012, il numero di consumatori giornalieri di bevande alcoliche è diminuito del 26.4%, è d´altra parte aumentata la fetta di chi mixa alcolici e fumo (dal 23,1% del 2002 al 26,9% del 2012), soprattutto tra i giovani. I ragazzi di 18-24 anni che frequentano le discoteche infatti abusano del consumo di alcol (30,5%) rispetto ai coetanei che non vanno in discoteca (8,0%).
« È evidente a tutti noi come sia importante sottolineare con forza la correlazione diretta tra danno biologico da fumo in associazione con l´alcool e l´aumentato rischio di tumori delle vie aereo-digestive superiori - dichiara Angelo Camaioni, presidente della società italiana di otorinolaringoiatria e direttore unità operativa complessa di Orl Ospedale San Giovanni di Roma - Se consideriamo infine come una caratteristica costante di tutte le patologie fumo correlate - spiega l´esperto - sia un certo ritardo diagnostico dovuto alla riluttanza del fumatore a ricorrere alle cure mediche, è per noi chiaro come lo specialista otorinolaringoiatra possa e debba giocare un ruolo significativo nell´educazione e nella lotta a tabagismo e alcool.»
Gli esperti infine ricordano che, nei pazienti che smettono di fumare prima di 20 anni di ‘vizio’, il rischio oncogenetico decresce linearmente fino a ri-allinearsi rispetto a quello della popolazione generale in circa 15 anni.
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