Inserita in Cronaca il 05/06/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA DI TRAPANI ALCAMO - Brucia l’auto del vicino: arrestato dalla Polizia sorvegliato speciale.
Aveva preannunciato le sue dolose intenzioni, minacciando un vicino di casa di dare alle fiamme un bene di sua proprietà se non avesse abbandonato il quartiere. Un “foglio di via” dal Villaggio Regionale, immediatamente esecutivo, quello che il noto sorvegliato speciale di pubblica sicurezza Di Benedetto Gaspare, pluripregiudicato originario di Partinico, in atto sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, aveva emesso nei confronti di un altro alcamese, risultato non gradito. La “sanzione” annunciata, a fronte della riscontrata inottemperanza dell’ordine, non si era fatta attendere: proprio mentre il malcapitato, allontanatosi dopo un diverbio con il Di Benedetto, stava rientrando presso l’abitazione, aveva trovato l’auto avvolta dalle fiamme. L’episodio incendiario era stato colorito da una espressione di sfida, lanciata alla vittima dal pregiudicato che era stato visto rientrare velocemente nell’abitazione in cui scontava la misura. Immediato l’intervento di una pattuglia del Commissariato, la cui sala operativa era stata contattata dalla persona offesa. Domate le fiamme, gli agenti hanno ricostruito l’accaduto rintracciando in casa il Di Benedetto, arrestato una settimana prima per violazione delle prescrizioni inerenti la sorveglianza speciale. Ne è nata, nel cuore della notte, una minuziosa attività di indagine, che ha fatto rilevare la scarsa attendibilità delle confuse dichiarazioni rese dal sorvegliato, in palese stato di alterazione vinosa. All’esito della stessa il Di Benedetto, rilevatane la pericolosità sociale e la gravità del fatto perpetrato, è stato tratto in arresto in flagranza dei reati di danneggiamento seguito da incendio, violenza privata ed evasione dalla misura degli arresti domiciliari. Gli uomini del Commissariato hanno inoltre contestato al pregiudicato l’aggravante di cui all’art. 71 del Codice delle misure di prevenzione (d.lgs. 159/2011), che prevede un aggravamento sanzionatorio, l’applicazione, in caso di condanna, di una misura di sicurezza detentiva nonché l’importante possibilità dell’arresto fuori flagranza per il sorvegliato che commetta taluni reati, tra cui la violenza privata e il danneggiamento. Dopo le formalità di rito, il Di Benedetto è stato tradotto presso la casa circondariale San Giuliano di Trapani a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Il brillante risultato operativo, frutto dell’azione sinergica della Sezione volante e della Sezione investigativa, giunge peraltro a suggello di una costante attività di monitoraggio dei soggetti sottoposti a obblighi, che ha visto raddoppiare nell’ultimo mese i relativi controlli.
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