Inserita in Salute il 29/05/2013
da redazione
Si celebra oggi la giornala mondiale della sclerosi multipla, in Italia un caso ogni 4 ore
Cronica, imprevedibile e progressivamente invalidante, la sclerosi multipla colpisce 68 mila persone in tutta Italia. E una nuova diagnosi viene fatta ogni 4 ore, soprattutto a giovani. Per questa malattia ancora non esiste una cura risolutiva, per questo la ricerca scientifica è fondamentale per sconfiggerla.
Al Congresso in corso a Roma fino a domani promosso dall´Associazione italiana sclerosi multipla (Aism) nel quadro della Settimana di informazione della malattia e per celebrare la Giornata mondiale della Sm, viene fatto il punto sui più importanti risultati raggiunti dalla ricerca. Ricerca che ha consentito in 40 anni di raggiungere risultati concreti: nel 1970 sette malati su 10 arrivavano all´invalidità in 15 anni.
Nel 2010 tre persone con sclerosi multipla su 10 arrivano all´invalidità in 25 anni. «Il primo trattamento con interferone per la sclerosi multipla - ha detto Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione italiana sclerosi multipla (Fism) - è arrivato in Italia alla metà degli anni ´90. Ora il numero dei farmaci disponibili, con modalità di funzionamento diverso, è molto aumentato e ancora aumenterà nel prossimo anno: sempre più possiamo pensare che ciascuna persona abbia il trattamento più adatto alla propria situazione nel momento giusto.
La ricerca in riabilitazione, cui il Congresso Fism dedica oggi un´importante pagina, sta ottenendo successi analoghi per la qualità di vita delle persone e il trattamento della malattia. Trenta anni fa la prospettiva per chi riceveva la diagnosi era di diventare in pochi anni disabili.
Ai nostri giorni, grazie anche alle terapie e alla riabilitazione, cioè alla ricerca in questo ambito, molte meno persone arrivano alle difficoltà motorie gravi». Grazie alle risorse del 5 per 1000 anche quest´anno Aism ha potuto investire ben 7,8 milioni di euro nella ricerca. Con circa 3,1 milioni ha sostenuto attraverso il Bando Fism 17 progetti di ricerca e 12 borse di studio; con 3 milioni ha promosso importanti progetti speciali, ricerche triennali, che prevedono la compartecipazione e la collaborazione di diversi centri di eccellenza nazionali e/o internazionali.
Consegnato al convegno anche il Premio Rita Levi-Montalcini, che Aism riconosce dal 1999 per valorizzare l´eccellenza della ricerca italiana nella sclerosi multipla, è stato assegnato quest´anno a Maria A. Rocca, che dal 2008 è Group Leader dell´Unità di Neuroimaging della sostanza bianca del Sistema nervoso centrale, divisione di Neuroscienze, Ospedale San Raffaele di Milano. Nell´anno in cui il premio Nobel e presidente onorario di Aism è venuta a mancare, il riconoscimento è dunque una sorta di passaggio del testimone, da ricercatrice a ricercatrice.
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