Inserita in Politica il 31/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
ROBERTO TUMBARELLO - PRESENTAZIONE DEL NUOVO LIBRO ´O LA BORSA O LA VITA´
Lunedì 8 giugno alle 18, al Seminario Vescovile di Trapani, in via Cosenza, a Casa Santa.
Segue recensione di Radio Vaticana che pubblichiamo su richiesta dell´Autore.
IL NUOVO LIBRO DI ROBERTO TUMBARELLO O LA BORSA O LA VITA, È AL DI SOPRA DEI PARTITI
O la borsa o la vita, è un nuovo libro di Roberto Tumbarello, un saggio al di sopra di ideologie e partiti che bacchetta destra e sinistra e se la prende pure con gli elettori, colpevoli di consentire le scelte degradanti. O la borsa o la vita non è soltanto un saggio sulla situazione politica dell’Italia a cavallo dei due millenni. E una ricerca minuziosa sulla genesi dell’involuzione economica e sul grado di pericolosità sociale in cui l’Italia si dibatte. Ignoranza e corruzione, secondo Tumbarello, sono le cause principali della crisi che stiamo attraversando e non accenna a finire. «Il problema non è tanto economico, quanto morale», sostiene Tumbarello. «Per di più, alla carenza culturale si aggiungono lacune legislative di semplice attuazione che impediscono all’Italia lo sviluppo economico che le sue risorse, invece, consentirebbero». L’analisi è lucida e spietata, ma mai deprimente perché sono suggerite alcune soluzioni che i politici di oggi non vedono o non vogliono attuare perché sconvenienti per il potere. Né c’è mai cattiveria o acredine. Infatti, Tumbarello cerca di convincere chi non si comporta bene che è più gratificante essere cittadini e politici modello, che ladri. La ricchezza di aneddoti, in cui teoria e analisi sono inserite, rende la lettura molto piacevole. E un libro che si divora con curiosità. «Non possiamo progredire – scrive Tumbarello, dando diverse indicazioni di nuove iniziative economiche e sociali per la crescita – perché crediamo ancora che gay e immigrati siano diversi, che per inserire le donne in politica siano necessarie le quote rosa, che per risolvere un problema basti cambiargli nome o sopprimerlo, come stiamo cercando di fare col Senato. Invochiamo riforme costituzionali e lo snellimento della burocrazia, ma non attuiamo neppure le più semplici, che non necessitano di alcuna modifica legislativa. Infatti, molti negozi, uffici e distributori di benzina, chiudono ancora all’ora di pranzo. La verità è che, mentre gli altri Paesi si sono adeguati ai ritmi del terzo millennio, noi continuiamo a dibatterci tra destra e sinistra, quindi a vivere nel passato con la pretesa di partecipare al Giro d’Italia su biciclette che usavano Bartali e Coppi». O la borsa o la vita – si legge nella prefazione – significa che siamo continuamente assediati da minacce e ricatti. O si abolisce l’IMU o ritiriamo la fiducia. O sostenete il governo o mi dimetto. O votate per me o si torna alle urne. «Così procede oggi l’arida politica da cui dipende il destino dei nostri figli», sostiene Tumbarello. «La verità è che se non ci evolviamo, se non la smettiamo di accapigliarci tra sostenitori di ideologie superate, è inutile lamentarci e piagnucolare. Se non la smettiamo di applaudire chi non lo merita, se continuiamo a mentire e rubare, se non cominciamo tutti – non solo i politici – a rispettare le regole e comportarci bene, non c’è via di scampo per questo Paese dalle enormi potenzialità, ma ridotto in miseria dalla stoltezza e dall’immoralità di un popolo immaturo e ignorante, che si crede furbo».
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