Rino Giacalone
Giomalista
rinogiacalone6@2 g mail.com.r inoeiacalone@leqalmail.it
338 488988913493 672ffi1
Si chiedel a lettunad ura*e un prossimon otiziarioe la pubblicazionesu l sito web, dellaV ostra
emittented, elb seguerÈ rcitificaa i sensidellar elativan ormativad i leggei n vigore( art.8 legge
47149e art-2 legge6 9163e, successive,) d edicandoa nalogos paziod i collocazionee duratad ato
alla notizia ctre oSt si ctúede di rettificare.
Nell´edizione del Telegiornale di Telesud del2maggio scorso è stata data una notizianon vera,
pubblicmente" esplicitamente e soprattutto in maniera gtatuita, si è infangata la mia reputazione in
nome di rm s4poco dovere giornalistico, informando gli ascoltatori ed i lettori del sito web della
stessa emiueme di mrse amio carico gravissime, individuate dalla Procura di Trapani, e cioè
qnelle difrbbarxírne e mÍllantato credíto.
Non w ìfu* sé ocr míIlnntato-credíto né per estorsíone, e certamente non sono stato mai in
tal sm d€$rrciúo dell´imprenditore ed ex presidente di Confindustria Davide Durante. Lanotina
è fals4 mzi radicahente falsa e chi I´ha messa in giro è un diffamatore (oppure penso ad un
insieme di diffrmrfri), peraltro in mala fede, che probabilmente sperava di colpirmi, cosa che in
parte è ayvqrula percH la gogna mediatica, alimentata anche nei social network, per una persona
per bene è senrrpres a danno in qualche modo irreparabile. E´ stata otguizzatauna azione per
colpirmi mcùe sfrrnmdo un mio momento di personale difficoltà, cogliendomi in un periodo molto
delicato della mia úta L´emittente, con l´autore del servizio, e con il suo editore, ha deciso di
´?ubblicil€ la mtizia" con tanto di carrelata di fotografie e di immagini soprattutto della mia
p€rsom (qEú da fu pensare che tutto era stato programmato da tempo per la quantita di mie
immagini pres dal materiale di archivio e mandate in onda), in virtu di un presunto dovere
giomalistico. I-a scetta editoriale stupisce: non solo e non tanto perché in casi di millantato credito,
o tentato millmtato credito, ascrivibili ad un suo collaboratore, I´editore e la redazione (da lui
sffiamm in carna per parlare del mio o´inesistente" caso) si sono ben astenuti dal dovere di cronaca,
quanto p€rché trattasi di notizia inventataDl SANA PIANM. salvo che per I´emittente e I´autore
delp.chirehere da bar e post scandalistici comparsi a più riprese su Facebook, artatamente
messe in giro da *santoni" mistificatori, nonché le smentite arrivate e pure riferite dal signor
Procuratore della Repubblica di Trapani e dallo stesso imprenditore chiamato in causa e indicato
coÍre denrmcimte, ruoraentano orova della fondateut delb notízìa. La campagna diffamatoria
(quella cota rei bu e zui social network) ha trovato utile sbocco nell´informazione resa con gtande
risalto durme il vosho telegiomale del2 maggio, notízìa resa senza una oreventiva e seria
verìfw Hb fonfui. cosa questa che seoncerta e loscía basífì. Altro che dovere giornalistico!
Ne consegrre I´obbligo giuridic.o e morale di codesta emittente di rettificare (rectius: rimangiarsi in
radice) la notizia, leggendo questa mia lettera di smentita durante il notiziario e pubblicandola sul
sito web con lia st€ssÍr collocazione usata per lo o´scoop" riservato alla falsa notizia dell´indagine
contro di me.
Ma non solo.
Per coerenza con i motivi espressi in panicolare dall´editore relativi al "dovere giornalistico" e che
hanno sostenuto la scelta di fare il mio nome, si chiede al direttore responsabile per primo di
dimosrare agli ascoltatori che la scelta di fare il mio nome non riguarda solo Rino Giacalone, "uno
dei giornalisti più conosciuti e discussi", cosa questa che ha gettato la mia persona in mano a fetida
e gratuita gogtre, se tutto ciò è deontologia e coeÍeruzprofessionale, di consegaenzall direttore
responsabile, l´autore delpezzo e l´editore hanno il dovere di pubblicare nomi e cognomi delle
fonti, tutte egualmente false, spiegando altresì agli s5psltatori quali severe verifiche si è proceduto a
fare.
Se ciò non dovesse awenire di quel´osuper Scoop", che tanto scosse íI senso del dovere rawisato
dal direttore responsabile, dall´autore delpzn s dall´editofe e che tanto danno ha arrecato ame, ai
miei familiari e alle persone vicine a me più care, r€$erà oggettivamente solo una gravissima
oomascariatan" ei miei confronti ed un ulteriore vulmts alla libertà di informazione. Resterà il fatto
che si è data agli ascoltatori ed ai lettori del sito web, una notizia falsa senza svelare chi ha
raccontato il falso, perché che quella notÍzio è fslfl è ,.tt fotto ´vro docurruntalmente orovan.
Scelga quindi il direttore responsbile,l´autor€ delpzzn e I´editore, applicando i richiamati principi
deontologici, se mascariare arìcora o pubblicare le notizie vere, ponendo un minimo riparo agli
enormi danni provocatomi, di natura personale, legati alla mia salute, e professionale, con fandonie
edite a caratteri cubitali..
Sono stato gratuitamente oggetto di una gravissima aggressione alla mia person4 alla mia moralita
personale e professionale. L´ezione condotta usando I´informazione giornalistica è stata
pesantemente e gravemente d€nigrdori4 totalmente fondata sul nulla. Azìone che offende rítenso
anche tuxt la caegoría síorrdifiú. púofmbnole e oubhlbístícu ín quanto ín nome della
líhertà dí infonnazìone si è ls sí Io nb mvna rs si è anche coloíla la deontolosín
sìornalístìe Addiritnra nel src editoriale I´editore si augrra che venga la legge bavaglio che
risolva ogni questione. Il fuysslio w nw aIIe basb c non aí fofri veri raccontatí daí síornalisti
onestí e corrúí.
E´ stata condotta una azione volgare con il solo fine di *mascariarmi". Il sacro fuoco della verìtà
che vi ha spínto a mefrere nort c cognornÍ h qadla notìzio. falsa. oggì spero venga dawero
acceso oer dare nomì e vokí a chí ha oofisto nellt dísoonìbilìtà della vostra redazione una notízí.a
si rípete ínventafa dí sana pfunta!
Fermo restando che mi riservo di agire presso le sedi competenti.
Trapani 2l maggio20l5