Inserita in Cultura il 24/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Corrispondenze mediterranee. Viaggio nel sale e nel vento di Ilaria Guidantoni
Una conversazione dell’autrice Ilaria Guidantoni con Luigi Biondo, Direttore del Museo Letture di Giusy Grimaudo Sabato 30 maggio 2015 Museo Regionale Agostino Pepoli Trapani, ore 17.00
«Se oggi mi chiedessi da dove vengo, Filippo, ti direi che sono mediterranea.» Nessun vezzo intellettualistico né vena romantica. Mi sento una donna mangiata dal sale che da troppo tempo guarda le frontiere solo dal sud. Le ho guardate così a lungo che quelle barriere sono diventate il mio orizzonte, fluido… Corrispondenze mediterranee. Viaggio nel sale e nel vento di Ilaria Guidantoni, pubblicato da Oltre Edizioni per la collana Letture dal mondo, ha la forma di un romanzo, una sorta di diario intimo e sarà in libreria dal 12 maggio prossimo. Il debutto a Roma il 13 maggio, alle ore 18.00, alla Libreria L’Argonauta ( invia Reggio Emilia 89 - Piazza Fiume). Il libro racconta un viaggio nel Mediterraneo, nello spazio e nel tempo, pur essendo la vicenda contemporanea e prendendo avvio all’indomani delle rivolte arabe, attraverso paesi e genti diverse e si snoda come un percorso iniziatico: quello di una donna francese, protagonista del libro e voce narrante in presa diretta, alla ricerca di un sé rimasto per troppo tempo inascoltato, confuso e taciuto nel ritmo frenetico della vita. Il cammino di Eloïse diventa metafora dell’esistenza come nomadismo, della ricerca collettiva del senso della vita, dell’Europa che ritrova se stessa solo grazie alle corrispondenze mediterranee della sponda sud del mare nostrum. In pochi minuti la sua vita di donna manager a Lione viene scompaginate e nello stesso tempo si spalancano le opportunità dell’altrove. Il viaggio ci porta da Lione a Marsiglia, la città più meticcia d’Europa, a spasso per il Nord Africa, dall’Algeria, al Marocco, alla Tunisia rivelandoci come la conoscenza e l’incontro con le vite degli altri siano il dono più originale della quotidianità. Eloïse passa da essere ascoltatrice spaesata a “guida” in un mondo più vicino di quanto sembri, smentendo luoghi comuni e cercando le origini delle parole e delle cose familiari, scoprendo storie nella storia. Il Maghreb le appare nel tempo, in particolare, meno francese di quanto creda, più composito e contraddittorio rispetto allo sguardo ingenuo e presuntuoso di chi si affaccia dal nord senza sporcarsi i piedi nella polvere; e soprattutto molto vicino e intrecciato con il destino europeo, dalla lingua al cibo. La sua peregrinazione ci racconta come il Mediterraneo sia un continente a sé nel quale tra le due rive c’è un sistema stretto di corrispondenza. Il libro racchiude storie nella storia, dai Gnaowa, ai Regraga in Marocco; al mondo ebraico tunisino, a quello degli Italiani quando l’emigrazione andava in senso inverso e soprattutto la storia inedita della Famiglia Gallico tra la Francia, l’Italia e la Tunisia. E ancora un grande spazio è lasciato al ruolo centrale del cibo e della cucina che raccontano l’intimità e la quotidianità di un luogo e della famiglia. La storia della protagonista, il suo incontro con Filippo e con altri uomini, per lo più “nomadi” – legati al mondo degli amaziġ (berberi) diventa un monito per la Francia per la Francia a trovare il coraggio di superare il dubbio cartesiano nel dubbio sentimentale e per l’Italia a recuperare la consapevolezza della propria storia come un’opportunità. Il viaggio ci lascia con un finale aperto, anche se Eloïse sceglie di vivere a Tunisi, con l’idea che ogni meta non sia che una sosta per riflettere e rimettersi in discussione con la domanda sulla fragilità personale e il bisogno degli altri per essere felici. In quarta di copertina l’inizio del libro: «”Se oggi mi chiedessi da dove vengo, Filippo, ti direi che sono mediterranea.” Nessun vezzo intellettualistico né vena romantica. Mi sento una donna mangiata dal sale che da troppo tempo guarda le frontiere solo dal sud. Le ho guardate così a lungo che quelle barriere sono diventate il mio orizzonte, fluido. Disorientata, mi sono persa nel blues della vita, nello sguardo dell´altro e soprattutto negli occhi dei bambini. [...] Rue de la Croix, civico 12, il mio numero preferito, nella città vecchia di Lione, vicino la zona dei murales. Da lì è partito il mio viaggio senza ritorno verso il sud, verso quello che credevo la terra del "sole dei morenti" mentre è diventata un´alba nuova.»
Corrispondenze mediterranee. Viaggio nel sale e nel vento di Ilaria Guidantoni Oltre Edizioni Aprile 2015 14,00 euro ISBN 9788897264521
Ufficio stampa Oltre Edizioni: press@oltre.it
Ilaria Guidantoni guidantoniilaria@gmail.com port. +39 349.5692080 - +216 27941742 www.ilariaguidantoni.com
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