Inserita in Cronaca il 18/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA DI TRAPANI - SQUADRA MOBILE
Nella giornata del 16 maggio personale della Polizia di Stato in servizio presso la III Sezione della Squadra Mobile di Trapani (Reati contro la persona, in pregiudizio di minori e reati sessuali) ha dato esecuzione all’ordinanza applicativa della misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Trapani, dott. Emanuele Cersosimo su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica dott. A. Norzi nei confronti di A. G. di anni di 47 anni abitante in questo centro, autore del reato di atti persecutori nei confronti di una vicina di casa.
Nello specifico le indagini avviate hanno consentito di dimostrare che l’odierno indagato poneva in essere condotte persecutorie nei riguardi della persona offesa e del suo nucleo familiare ingenerando in essi un perdurante stato d’ansia e di paura.
Gli episodi di danneggiamento alle autovetture, di aggressioni fisiche nonché le continue minacce di morte, iniziate già da alcuni anni, avevano avuto un aumento esponenziale ed allarmante nell’ultimo periodo anche quando l’indagato era stato raggiunto da un provvedimento di ammonimento del sig. Questore di Trapani.
In particolare A.G ha continuato a porre in essere condotte persecutorie affermando ripetutamente di non temere le conseguente del suo agire.
L’attività d’indagine, scaturita dalla denuncia della parte offesa, ha permesso di accertare, che l’obiettivo dell’indagato fosse quello di spingere il nucleo familiare a lasciare quell’abitazione e che quel comportamento non era altro che una ritorsione per una precedente condanna inflitta al cognato dell’odierno indagato.
Alla luce delle emergenze investigativa il GIP di Trapani ha imposto ad A.G. il divieto di avvicinarsi (compatibilmente con la possibilità di fare ingresso nella propria residenza) all’abitazione ed ai luoghi abitualmente frequentati dalla persona offesa mantenendo, comunque, una distanza non inferiore a 50 metri nell’eventualità di un incontro casuale.
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