Inserita in Cronaca il 15/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
DIOCESI DI TRAPANI - Domenica prossima 17 Maggio la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali
A Trapani sabato pomeriggio una conversazione/gioco “Sfogliando l’album di famiglia” con gli Scout del reparto “Drepanum” presso laparrocchia “Sacro Cuore” “Sfogliando l’album di famiglia: Reimpariamo a raccontare la nostra storia familiare per una comunicazione che si fa incontro”. E’ il tema dell’incontro-gioco che si terrà sabato prossimo 16 maggio con inizio alle ore 18.00 presso il Salone della parrocchia “Sacro Cuore” di Trapani. Protagonisti saranno i ragazzi del Reparto “drepanum” del gruppo Scout Trapani 6 che rispolvereranno i vecchi album di famiglia per “raccontare” la loro storia familiare facendo un’esperienza concreta di comunicazione che non contrappone (come troppo spesso fa l’informazione) ma favorisce uno sguardo d’insieme. L’incontro, organizzato dall’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali, si tiene alla vigilia della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali che quest’anno ha per tema: “Comunicare la famiglia: ambiente privilegiato dell’incontro nella gratuità e nell’amore”. A guidare l’incontro sarà Lilli Genco, direttore dell’Ufficio Comunicazioni sociali della Diocesi e i capi-reparto Cristina Azzaro e Alberto Marrone. “Nell’epoca dei selfie e delle foto digitali stiamo perdendo l’abitudine a custodire e tenere aggiornati gli album di famiglia. Eppure quelle foto un po’ ingiallite dal tempo, con le pagine che fanno rumore quando vengono voltate, hanno ancora una capacità comunicativa e di racconto formidabile. Narrare significa ereditare un linguaggio e rinnovarlo. Come nella famiglia così nella società, la comunicazione deve essere “grembo” di incontro e prossimità, esperienza positiva, come ci ricorda Papa Francesco nel suo bellissimo messaggio. E’ importante educare i ragazzi - bombardati da una comunicazione che si fa sempre più violenta - a raccontarla come esperienza d’incontro, come danza (e non duello) e come benedizione (e non maledizione).”
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