Inserita in Cronaca il 15/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA TRAPANI - Mazara del Vallo – Operazione antidroga nella Kasbah.
Prosegue la massiccia campagna di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, da tempo intrapresa da questo Commissariato nei principali quartieri del centro storico di Mazara del Vallo. Nella mattinata di ieri, 14 maggio 2015, personale della Squadra “Pegaso” della Sezione Investigativa di questo Commissariato ha condotto una complessa ed articolata operazione di polizia giudiziaria, finalizzata alla repressione di reati in materia di sostanze stupefacenti, che ha portato all’arresto in flagranza di BEN MANSOUR Mohamed Hedi, cittadino tunisino di 31 anni, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di ventisei dosi di sostanza stupefacente del tipo hashish, di cui all’art. 73, comma 1, del D.P.R. n. 309/1990. Ancora un volta, vincente si è rivelata la certosina attività di appostamento e pedinamento dei pregiudicati di questo centro. Anche sulla scorta delle numerose segnalazioni provenienti dai cittadini, evidentemente stufi di assistere quotidianamente a fenomeni di degrado, sono stati attenzionati i punti nevralgici del quartiere denominato Casbah. L’osservazione delle relative dinamiche rilevate ha consentito di notare il sopra citato cittadino tunisino, già arrestato per il medesimo reato il 17 aprile 2015 ed in attesa della celebrazione del giudizio direttissimo. Lo stesso, in particolare, ha mantenuto un contegno sospetto e, pertanto, il personale operante si è determinato a sottoporlo a perquisizione personale e locale, ad esito della quale è stato trovato in possesso di circa 20 grammi di sostanza stupefacente del tipo hashish, già suddivisa in ventisei dosi e pronta per lo spaccio. Conseguentemente, il soggetto, dopo un rocambolesco tentativo di fuga che lo aveva portato ad arrampicarsi su un muro di non trascurabile altezza, è stato arrestato in flagranza e, completata la redazione dei relativi atti di polizia giudiziaria, è stato posto in regime di arresti domiciliari, in attesa della convalida dell’arresto e del giudizio direttissimo.
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