Inserita in Cronaca il 13/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
´STOP VIVISECTION´ È APPRODATA AL PARLAMENTO EUROPEO
Audizione pubblica per l’iniziativa dei cittadini europei contro la vivisezione e a favore dei metodi sostitutivi.
Stop Vivisection, la petizione sottoscritta dai cittadini europei, ha raggiunto quota 1.200.000 firme, ben oltre il milione richiesto, e quindi è stata finalmente oggetto di un’audizione pubblica presso il Parlamento Europeo lo scorso 11 maggio. L’iniziativa è stata promossa da un autorevole comitato scientifico che comprende il fisico e biologo cellulare Claude Reiss, il biologo Gianni Tatino e lo zoologo e medico veterinario André Menache.
L’obiettivo dell’iniziativa è l’abrogazione della Direttiva 2010/63/UE, vietare la vivisezione e soprattutto rendere obbligatori i metodi sostituivi ovunque siano applicabili, incoraggiandone l’ulteriore sviluppo. È ormai opinione sempre più diffusa nella comunità scientifica che la sperimentazione animale non risulti solamente del tutto inefficace bensì anche dannosa in quanto priva di valore predittivo per l’uomo. Claude Reiss, già direttore di laboratorio al CNRS di Parigi e docente universitario, ricorda che tutti i medicinali devono in ultima analisi essere testati sull’uomo e che “Sostituire tale passo con qualsiasi modello animale è nel migliore dei casi inutile e, nel caso in cui i risultati dei test vengano considerati validi, estremamente pericoloso per gli umani”. Ricordiamo, tra l’altro, che i test sugli animali non hanno alcun fondamento scientifico in quanto non sono mai stati oggetto di conferma oggettiva, a differenza dei metodi sostitutivi la cui efficacia è validata e certificata. Appare chiara quindi la necessità di investire in tali metodi sostituivi per porre fine non soltanto alle sofferenze dei milioni di animali imprigionati nei laboratori senza alcun motivo scientifico ma anche a garantire una ricerca realmente affidabile.
L’audizione pubblica presso il Parlamento Europeo è durata circa tre ore durante le quali scienziati e politici hanno espresso le loro opinioni a favore o contro la vivisezione. Entro il prossimo 3 giugno, la Commissione dovrà fornire una risposta scritta sulla richiesta fondamentale dell’iniziativa: l’abolizione della direttiva 2010/63/UE sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici e la presentazione di una nuova proposta che abolisca l’uso della sperimentazione su animali rendendo obbligatorio l’utilizzo di dati specifici per la specie umana.
Pur nella consapevolezza che il passaggio non sarà immediato, Lega Nazionale per la Difesa del Cane, da sempre impegnata nella lotta alla vivisezione, auspica che l’Unione Europea scelga di seguire la strada dei metodi sostitutivi per garantire una scienza sicura. (Fonte www.legadelcane.org)
Fonte Lega del Cane
13 marzo 2015
Lega Nazionale per la Difesa del Cane Ufficio Stampa
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