Inserita in Politica il 13/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
TORINO - UNA PETIZIONE PER DIRE ´NO ZOO´
Il Coordinamento delle associazioni animaliste e ambientaliste lancia una raccolta firme per opporsi alla concessione del Parco Michelotti per destinarlo a luogo di detenzione di animali.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane e le altre associazioni animaliste e ambientaliste del ´´Coordinamento No Zoo´´ hanno lanciato una petizione popolare indirizzata al Sindaco di Torino e al Presidente del Consiglio Comunale per esprimere il proprio dissenso all´ipotesi di una concessione del Parco Michelotti finalizzata a farne un luogo di attrazione con animali.
Se nel 1987 con la chiusura dello zoo proprio presso Parco Michelotti si era detto “Mai più”, nel 2015 il Comune di Torino con la motivazione di cercare finanziamenti per la manutenzione dell’area, ha deliberato il 12 gennaio una proposta che prevede l´attivazione di una procedura di affidamento in concessione con l’aggiudicazione “secondo il metodo dell´offerta economicamente più vantaggiosa”, garantendo al soggetto privato vincitore una gestione temporale dell’area di durata trentennale.
Ben poco trapela da parte delle autorità comunali in merito alla proposta in oggetto. In attesa del bando di concorso che farà luce su molte ombre finora evidenziate, però appare chiara l´intenzione di ripristinare una struttura molto simile a quella che fu lo zoo oltre un quarto di secolo fa in cambio di una montagna di soldi che andrebbero a rimpinguare le casse del Comune.
Lega Nazionale per la Difesa del Cane rigetta con fermezza quanto va a delinearsi, una detenzione di animali in cattività fra l´altro in un’area caotica compresa fra Piazza Vittorio Veneto, nota anche per la movida notturna, e Corso Casale, arteria ad alto scorrimento cittadino. Senza contare i periodici fuochi pirotecnici del 31 dicembre e del 24 giugno (festa patronale) che vengono installati e fatti esplodere proprio nella zona circostante e che ebbero uno stato di stress insopportabile agli animali.
Se lo zoo o comunque lo si volesse chiamare diventasse realtà rappresenterebbe un clamoroso passo indietro sul fronte della civiltà e un vergognoso autogol per il Comune di Torino sul fronte della sensibilità nei confronti degli animali e della loro tutela.
Fonte Lega del Cane
Michele Di Leva - Responsabile caccia e fauna selvatica
13 marzo 2015
Lega Nazionale per la Difesa del Cane Ufficio Stampa
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