Inserita in Cultura il 09/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Presentato il quadro “Madonna della Sanità” restaurato dal Lions Momento di intensa valenza religiosa e artistica per Castelvetrano
Castelvetrano (08/05/2015) – «L’importante risultato ottenuto oggi consente a noi soci del Lions club di Castelvetrano-Selinunte di poter affermare di essere riusciti a conseguire uno tra i primi scopi fondanti il lionismo, cioè quello di prestare attivo interesse ai beni civici, culturali, sociali e morali della comunità. Questa iniziativa infatti contribuisce ad arricchire la conoscenza della nostra città e del suo straordinario patrimonio storico-culturale lasciatoci in eredità dai nostri padri, i quali sin dall’antichità hanno nutrito una profonda devozione verso la Madre di Dio che da tempo immemorabile è stata venerata col tenerissimo, ma al contempo altamente reverenziale, appellativo di “La Bedda Matri”». Con queste parole, cariche di emozione, il presidente del Lions club di Castelvetrano-Selinunte, Tommaso La Croce, è intervenuto alla cerimonia per la presentazione del dipinto “Madonna della Sanità” che si è tenuta giovedì pomeriggio nella omonima parrocchia. L’opera, datata 1617 e recentemente attribuita ad Antonio Pietro Novelli, uno tra i più grandi esponenti della pittura siciliana del secolo XVII, è stata restaurata dal maestro Vincenzo Funaro di Sciacca grazie al patrocinio del Lions. Prima del restauro, il dipinto, una tela di 81,05 x 47,00 cm raffigurante la Vergine mentre allatta il bambino Gesù, si presentava notevolmente alterato a causa delle estese “ridipinture” e dei rimaneggiamenti subiti nei secoli che ormai nascondevano completamente la cromia e il disegno originario. «L’intera iniziativa – ha spiegato Tommaso La Croce - è frutto di competenti intuizioni artistiche, di uno studio, di un’analisi, di un impegno che ha comportato anche grandi responsabilità nella scelta, tra le diverse soluzioni proposte dai restauratori, di quella che consentisse di ottenere il miglior risultato possibile, restituendo l’opera al suo originario splendore artistico. Nel guidare le mie scelte – ha aggiunto – predominante è stato un sentimento sincero e profondamente reverenziale, accompagnato da una forte componente emotiva per il pregio artistico dell’opera e, soprattutto, per quello che essa rappresenta per l’intera comunità dei fedeli di cui io faccio parte. L’evento di oggi – ha ribadito - suggella il rapporto istaurato da oltre mezzo secolo tra il Lions e il tessuto socio-culturale castelvetranese e, più in generale, dell’intero territorio. Ringrazio don Onesimo Kamau e Nino Centonze per l’opportunità e la fiducia accordatemi nell’affidarmi un compito di così alta responsabilità non solo verso la cittadinanza e la comunità dei fedeli, ma anche verso il mondo dell’arte. Ringrazio inoltre la dott.ssa Susanna Sportaro e il prof. Francesco Saverio Calcara, i cui preziosi interventi hanno conferito un valore altamente culturale all’incontro di oggi, nonché il restauratore Vincenzo Funaro per il suo pregevole lavoro di restauro. Un ringraziamento particolare è infine dovuto non soltanto da parte mia, ma dell’intera cittadinanza, a Enzo Napoli, cui si deve la straordinaria intuizione del valore artistico che si celava nel dipinto, oltre che il ritrovamento della parte mancante della corona della Madonna».
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