Inserita in Un caffè con... il 16/05/2013
da redazione
Non siamo mica gli americani
I quarantenni o i cinquantenni ricorderanno, spero, il titolo di questa canzone di Vasco Rossi che ho riportato sopra.
Era un Vasco all’inizio della carriera e si divertiva ancora a cantare quello che gli passava per la testa... sono passati più di trent’anni, credo, e questa canzone di Vasco sembra calzare a pennello con la terra di Sicilia. Ieri era l’anniversario dell’Autonomia Siciliana.
E lo abbiamo festeggiato con le scuole chiuse e qualche servizio che non è stato proprio ottimale. Soprattutto, però, lo abbiamo festeggiato all’americana.
In Sicilia, infatti, da Garibaldi in poi siamo sempre stati un po’ americani, no? Importiamo ed esportiamo caratteristiche che sono come un marchio di fabbrica.
Dalla Sicilia abbiamo esportato la mafia (che negli States s’è fermata, folkloristicamente parlando, agli anni ‘50) e dagli States importiamo militari.
Nella nostra bella isola, infatti, abbiamo già: i Marines (circa 500) che sono stati spostati dalla Spagna a Sigonella, pronti ad intervenire in caso di allarme terroristico proveniente dal Medio Oriente; abbiamo i droni (aerei invisibili) presenti nella base aerea di Birgi (davanti casa nostra); abbiamo le navi statunitensi in disuso a Messina; abbiamo tantissimi alloggi per militari; pare inoltre che entro il 2017 verrà ampliata la base militare di Sigonella.
E non parliamo dei MUOS...
Ieri, mi chiedevo, ma cosa ho da festeggiare?
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