Inserita in Cronaca il 04/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Alcamo: un mese in sicurezza con la Polizia di Stato.
Particolarmente fruttuoso, sotto il profilo della prevenzione dei fattori di rischio per la sicurezza pubblica nel Comune di Alcamo, il mese di aprile per gli uomini del Commissariato di P.S.. Come già comunicato, nel decorso mese gli agenti hanno infatti proceduto all’arresto di un pregiudicato tunisino in esecuzione di un’ordinanza di aggravamento della misura cautelare cui era sottoposto. A seguito di perquisizione, il cittadino straniero è stato trovato in possesso di sostanza stupefacente e di alcuni bilancini di precisione. Sottoposto agli arresti domiciliari, è stato quindi condotto presso il carcere di San Giuliano. Nel mirino del Commissariato, che ha altresì controllato oltre 700 persone e circa 350 autoveicoli, anche il contrasto all’abusivismo commerciale e alla circolazione con ciclomotori senza casco protettivo. Nella rete dei controlli è caduta, tra gli altri, una donna che esercitava l’attività di parrucchiera in difetto del necessario titolo autorizzativo. L’abusiva è stata incastrata all’esito di una vera e propria attività investigativa, fatta di osservazioni e di travisamenti. Spacciatisi per clienti, gli agenti si sono introdotti nell’immobile adibito a locale, dove hanno potuto constatare che era in corso la fiorente attività. Per la donna è scattata una sanzione amministrativa che potrebbe arrivare sino a 1.000 euro, oltre alla segnalazione all’Agenzia delle Entrate per mancato riscontro di partita IVA. Particolare attenzione è stata poi dedicata alla guida senza casco, per reprimere la quale è stato organizzato un servizio ad hoc. Al fine di rendere più incisivo il dispositivo di controllo, che ha consentito di sanzionare 4 utenti della strada, tutti minori, ci si è avvalsi della valida collaborazione del locale Corpo di Polizia Municipale. Come previsto dal Codice della strada, i ciclomotori sono stati sottoposti a sequestro amministrativo ed affidati ad una depositeria autorizzata. E’stato poi organizzato un servizio per il contrasto dell’immigrazione clandestina. Dei 13 sottoposti a controllo, tutti regolari, alcuni di essi saranno deferiti all’Autorità Giudiziaria per il reato di inottemperanza all’ordine di esibizione del documento di identificazione e del permesso di soggiorno.
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