Inserita in Politica il 04/05/2015
da REDAZIONE REGIONALE
Avviso Pubblico lancia il bando ´Chiamami ancora amore´ per gli studenti del Mezzogiorno. Gurrieri: coniugare verità e giustizia
"Chiamami ancora amore: un altro mondo è possibile".
La celebre canzone di Roberto Vecchioni e lo slogan principe dei movimenti dei giovani sono il tema del bando che Avviso Pubblico ("Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie") propone alle studentesse e agli studenti delle Scuole primarie e secondarie dei Comuni di Sicilia, Sardegna, Calabria, Campania, Puglia e Basilicata facenti parte della propria rete "per una grande ed importante battaglia di civiltà necessaria per affermare la cultura della legalità", come recita la lettera trasmessa stamane a oltre 1800 Scuole e a Sindaci e amministratori locali. Gli studenti delle Scuole che, entro il 30 aprile, decideranno di aderire al bando, saranno chiamati a riflettere su uno dei testimonials (tra gli altri Peppino Impastato, Rosario Livatino e Anna Frank), ad intitolare un´aula della propria Scuola ad una donna vittima innocente delle mafie, e a proporre, entro il 30 maggio, propri contributi espressivi figurativi, letterari, cinematografici che dopo essere condivisi su un social network e qui sottoposti al parere degli studenti italiani, saranno valutati da una commissione di Sindaci e amministratori locali ai fini della premiazione, in occasione della Festa nazionale di Avviso Pubblico, dei lavori più significativi, che saranno esposti per un anno a Roma, in Campidoglio. Secondo il Vicepresidente di AP, avv. Piero Gurrieri "Si tratta di un progetto su cui contiamo molto. Insieme a Libera ma soprattutto a duecentomila giovani, abbiamo appena celebrato, a Bologna, la XX Giornata della memoria, centrata sulle stelle polari della verità e della giustizia. Con questo progetto, la cui parola chiave, l´amore, rappresenta la sintesi più alta di questo formidabile binomio, abbiamo deciso di dare voce alle studentesse e agli studenti, la parte migliore di un paese profondamente segnato da stragi e misteri".
Il Responsabile dell’Ufficio Stampa Francesco La Rosa - Catania
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