Inserita in Cronaca il 20/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
QUESTURA TRAPANI - FERMATO MBAO DA PER IL REATO DI FAVOREGGIAMENTO DELL´IMMIGRAZIONE CLANDESTINA
Trapani 18 aprile 2015
Nel pomeriggio di ieri, ad esito di indagini condotte da quest’Organo Investigativo e dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, personale della Polizia di Stato ha sottoposto a Fermo d’indiziato di delitto emesso dalla Procura della Repubblica di Trapani (a firma del Proc. Dr. M. Viola e del Sost. Proc. Dr. M. Verzera) il sotto notato cittadino straniero:
MBAO Da nato in Senegal nel 1995 Lo stesso è indagato, in concorso con ignoti, per il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Le indagini venivano avviate a seguito di un naufragio avvenuto lo scorso 12 aprile a circa 80 miglia dalle coste libiche. In quell’occasione, l’odierno arrestato pilotava, alternandosi con altro soggetto al momento ignoto, un’imbarcazione di legno di circa 20 metri, partita dalla Città Libica di Zoaura che trasportava circa 500 migranti, uomini donne e bambini di diverse nazionalità.
Giunti nei pressi di un mercantile, il MBAO aveva tentato una rischiosa manovra di avvicinamento a tale imbarcazione non riuscendo però nell’intento e, nell’estremo tentativo di evitare la collisione aveva effettuato una brusca manovra in conseguenza del quale l’imbarcazione di legno si era ribaltata gettando in mare quasi tutti i migranti trasportati.
I successivi soccorsi curati dalla Nave “Bersagliere” della Marina Militare consentivano di mettere in salvo circa 150 naufraghi i quali, a bordo di altre navi militari, raggiungevano successivamente il porto di Reggio Calabria.
Una nave della Capitaneria di Porto di stanza a Lampedusa, veniva inviata in quel punto mare per concorrere alle ricerche dei dispersi, in quella circostanza venivano recuperate 8 salme (cinque uomini e tre donne di cui una minore) che venivano trasportate in questo centro la sera del 13 aprile u.s..
La Squadra Mobile di Reggio Calabria provvedeva ad escutere alcuni dei sopravvissuti al naufragio, i quali raccontavano di essere partiti alla volta dell’Italia pagando ad un’organizzazione criminale di stanza in Libia somme di denaro oscillanti tra 500 ed i 1000 dinari a persona.
Membri della stessa organizzazione avevano provveduto a trasferire i migranti dalle spiagge di Zouare, mediante dei gommoni, sulla citata imbarcazione di legno, ormeggiata al largo di detta città e pronta a salpare per l’Italia.
Successivamente, un altro sopravvissuto, nel frattempo trasferito al C.I.E di Trapani, raccontava a personale di quest’Ufficio che a guidare l’imbarcazione dalla Libia, fino al luogo del naufragio, erano stati due uomini di colore, di cui uno privo di una gamba
Ricevuta tale particolare informazione, personale della Squadra Mobile di Reggio Calabria provvedeva a ricercare nei centri ove nel frattempo erano stati ospitati i migranti superstiti, un uomo con tale caratteristica che veniva individuato nel MBAO.
Il testimone trattenuto a Trapani, confermava l’identificazione dell’odierno fermato che veniva raggiunto nella città calabrese dal provvedimento restrittivo emesso nel frattempo dalla Procura di Trapani .
Proseguono le indagini delle Squadre Mobili di Reggio Calabria e Trapani volte all’eventuale identificazione di ulteriori responsabili.
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