Inserita in Sport il 11/05/2013
da redazione
Passione, speranze, emozioni...l´attesa snervante di casa Morace
“Quando mio marito aveva preso la decisione di entrare nel mondo del calcio ero contrarissima”. Strano ma vero, detto da Anne Marie Morace che oggi probabilmente è la prima tifosa di questo Trapani che domani a Cremona giocherà per la serie B. La signora Morace sarà in tribuna allo stadio “Zini”, il patron Vittorio Morace ha preferito restare in città. “Seguirò la partita in televisione con mia figlia Cristina - ci dice il comandante - preferisco così perchè allo stadio avrei troppa tensione”.
Diffiicile immaginare cosa passi per la mente del presidente granata in queste ore che separano la squadra di Boscaglia dall’appuntamento più importante, è lo stesso Morace ad evidenziare “la difficoltà di parlare di questa partita”, per tutta una serie di circostanze che colpiscono in pieno l’uomo e non tanto l’imprenditore o il presidente di una società calcistica. “Quando presi la presidenza del Trapani non pensavo che avrei vissuto queste emozioni, nel bene e nel male.
Mi sono reso conto che il calcio è molto più di un gioco. Ricordo l’anno scorso, quando abbiamo perso la partita con il Lanciano, attorno a me c’era gente che piangeva. Quando vedo la gente avere queste emozioni mi sento responsabile, penso sempre che le cose si possono fare meglio, mi sento quasi in colpa. Ancora oggi ci stanno persono che sostengono che lo scorso anno ci siamo venduti il campionato. Sono tutte cose che oggi, mentre ci avviciniamo a questa partita così importante, mi creano molta difficoltà a parlarne. Penso che questa città abbia davvero una meravigliosa tradizione calcistica che spesso, però, è stata maltrattata. Se penso poi a quella che potrebbe essere l’esplosione di gioia di un’intera città, di tutte le persone di Trapani se vinciamo questa partita, è una sensazione inimmaginabile.
Mi vengono i brividi al solo pensiero”. Tra i tifosi trapanesi, c’è già qualcuno che ipotizza il derby del prossimo campionato di serie B con il Palermo. “Credo che bisogna sfatare questa rivalità - sottolinea il presidente Morace - perchè si tratta di due realtà vicine molto simili tra loro.
Mi dispiacerebbe se un derby venisse a creare problemi di ordine pubblico e nell’eventualità di questa partita mi piacerebbe mettere in atto una serie di iniziative per sensibilizzare la gente, affinchè tutto si trasformi in una bellissima giornata di sport”. Il comandante ha voluto lasciare un messaggio ai tifosi, a quelli che seguiranno domani la partita dallo stadio, a coloro che saranno a Villa Margherita davanti al maxi schermo, a tutti quelli che preferiranno seguire comodamente da casa questi 90’ tanto attesi.
“Ho sempre avuto grande rispetto per i tifosi perchè a Trapani come altrove il calcio appartiene al territorio ed è patrimonio di tutti. Oggi mi sento tifoso come loro, soffro anche io quando la squadra prende un gol o lo sbaglia, gioisco quando segna e quando vince, mi arrabbio con gli arbitri quando qualcosa non mi convince. Mi sento uguale a loro e comprendo benissimo le loro emozioni, sia quelle di gioia che quelle di dolore. Ai tifosi posso dire soltanto che li ringrazio tutti, uno per uno, per quello che finora hanno fatto, per quello che stanno ancora facendo e per tutto quello che faranno in futuro”.
Michele Caltagirone
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