Inserita in Politica il 07/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
DDL PROVINCE. FIGUCCIA (FI): SCIMMIOTTA LA DELRIO E NON SCIOGLIE I NODI. IL GOVERNO PENSI PRIMA AL BILANCIO E AL DEFAULT INCOMBENTE
“Un ddl dannoso quello a firma Crocetta sulla riforma delle province, che non cambia la sostanza ma solo la forma. Ci stiamo limitando infatti a mutare il nome degli enti, da province a liberi consorzi, senza procedere ad un vero e proprio cambiamento, e per di più nel momento più sbagliato e difficile. I mille emendamenti presentati sono la risposta ad un testo che scimmiotta la Delrio senza riformare alcunché”, così l’on. Vincenzo Figuccia, vicecapogruppo di Forza Italia all’Ars e coordinatore azzurro per la provincia di Palermo. “Mentre la Regione siciliana vive i suoi giorni più bui con il default dietro l’angolo, l’amministrazione Crocetta e il Pd si divertono a perder tempo, a non affrontare l’unico tema urgente, quello del Bilancio – prosegue Figuccia –. La situazione economica delle casse regionali è tragica e confusa: sono in ballo l’ipotesi di un nuovo mutuo e il congelamento dei ratei dei mutui precedenti. Mancando un quadro chiaro della situazione finanziaria risulta impossibile procedere ad alcuna riforma, non conoscendo quali siano le risorse a disposizione. Le stesse sorti del personale delle ex province sono legate ai futuri rapporti finanziari con lo Stato. Non conoscendo ancora il reale allineamento tra funzioni, personale e risorse nutriamo per di più forti preoccupazioni rispetto alle tutele occupazionali, nella consapevolezza che Renzi non voglia muovere un dito per la sicilia, e che crocetta non abbia l’autorevolezza necessaria per ottenere attenzione e risorse. Il ddl non affronta il tema delle funzioni dei nascenti consorzi, ai quali dovevano essere attribuiti compiti legati a rifiuti, acqua, servizi sociali, scuola. E invece nulla di tutto questo. La pseudo riforma, una volta attuata, toglierà esclusivamente spazi di democrazia, cancellando la rappresentanza dei cittadini, delegando ai poteri forti la possibilità di compiere scelte importanti all’interno di stanze chiuse, come quelle sui piani regolatori”.
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