Inserita in Cronaca il 04/04/2015
da REDAZIONE REGIONALE
VESCOVO DI TRAPANI - Un silenzio che si fa profezia e invocazione corale
Si è conclusa la processione dei “misteri” del Venerdì Santo. Domani pomeriggio (ore 17.00 Santa Messa) la processione del Risorto conclude i riti della pietà popolare nella Settimana Santa a Trapani Un’invocazione corale per gli ammalati, le famiglie, i giovani, i poveri, le prostitute, gli immigrati, i disoccupati, le vittime della mafia e tutti i “crocifissi” della nostra città: il vescovo ha consegnato i “silenzi” dei “crocifissi della città” alla Madre Addolorata e ha invitato a chiedere scusa per i ritardi che hanno messo in difficoltà tutti La preghiera del vescovo Pietro Maria Fragnelli davanti all’immagine della Madre addolorata, prima della marcia finale, ha concluso la processione dei “misteri” del Venerdì Santo a Trapani . Un’invocazione alla Madonna che è partita dalla profezia del Sabato Santo, giorno del grande silenzio. “Ho domandato al popolo di Trapani: quali sono i tuoi silenzi che vorresti consegnare all’Addolorata? Oggi Gesù ci consegna il suo silenzio; il silenzio della sua Passione, il silenzio della Croce, il silenzio della fredda tomba. A questi tuoi silenzi, o Signore, uniamo i silenzi della nostra umanità sofferente e fragile, delle nostre difficoltà e divisioni quotidiane, Lascia che ti consegniamo i nostri silenzi – ha detto il vescovo dinanzi all’immagine della Madre Addolorata - Ti offriamo il silenzio e il dolore delle tante vittime sul lavoroe dei loro familiari, affinché si creino le condizioni per creare delle condizioni di lavoro più sicure che promuovano la dignità dei lavoratori e delle imprese; ti offriamo, o Signore, il silenzio di quanti si dedicano alla cosa pubblica perché non cedano alle lusinghe del potere e alle logiche clientelari, ma con competenza e con lealtà possano servire il bene comune nella logica del Vangelo; ti vogliamo offrire il silenzio di quanti avendo perso il posto di lavoro si sono ritrovati smarriti, disorientati, delusi, perché non cedano allo sconforto. O Signore Gesù fissa il Tuo sguardo sulle vittime della mafia, sui volti, nomi, storie di papà, mamme, fratelli e sorelle, nonni e nonne, di tutti coloro che in nome della libertà e della giustizia, consapevolmente o inconsapevolmente, hanno offerto la propria vita. Madre Addolorata – ha continuato il vescovo - al tuo cuore di mamma, oggi, consegno i crocifissi della nostra città. Veglia sui nostri quartieri popolari privi di servizi, conforta le persone oneste che non arrivano alla fine del mese. Prega per i tanti delinquenti che fanno il male perché non sono stati mai amati a sufficienza. Gesù in croce ti da per figlia la nostra città di Trapani, sii tu la madre nostra: delle prostitute schiavizzate sul nostro lungomare, degli immigrati sfruttati nelle nostre campagne, dei vecchi abbandonati dai parenti. Madre, ecco il tuo figlio! Figlio, ecco la tua madre! Il grido dei nostri poveri, dei nostri barboni, di coloro a cui nessuno fa mai una carezza è il grido di Tuo Figlio. Le piaghe del nostro popolo sono quelle di Gesù. Nel nostro dolore, Lui, continua a dire: “Ho sete!”. Madre di tutti, implora per noi trapanesi il dono di una vita cristiana pasquale, perché sorgano tra noi uomini nuovi, capaci di scendere negli inferni della nostra città per annunciarvi la Speranza del Signore Risorto. Infine il vescovo ha ringraziato il popolo trapanese per la fedeltà dimostrata nonostante i ritardi accumulati dalla processione nella notte e stamattina. “A conclusione della processione – ha detto mons. Fragnelli - come Vescovo sento di ringraziare il popolo trapanese, che nonostante il fatto di essere stato impedito dal partecipare a momenti importanti della processione, si è mantenuto fedele. A questo popolo bisogna chiedere scusa per i ritardi che hanno messo in difficoltà tutti. Buona Pasqua!”
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